L’assessore irrivenete mi avvicina per dirmi: che ne pensi? “attendo l’intervento di Gottardo.” L’assessore non aspetta e mi confida : mi sembra Fiorello Show! ALLORA BENE!
A voler essere ingenerosi con l’assessore si potrebbe replicare che non ha capito niente del PDL, di Berlusconi e della Leopoldina. Tuttavia Bressan si è divertito comunque. Giacchè, da attento osservatore di nuove correnti musicali, le colonne sonore diffuse durante la convenscion esprimevano una connotazione avanguardista di tutto rispetto.
Ecco l’intervento di Gottardo. E’ il coordinatore regionale del partito e il trio ha fatto bene a invitarlo, così vale per Tondo.
Il coordinatore la prende alla larga, Sacile è ben oltre il Tagliamento, Alfano accostato a De Gasperi, Berlusconi alla partita iva. Il format è frizzante, eppure l’incrostazione è ancora lì. Si capisce dagli interventi col freno a mano tirato per via del Natale. E’ la vecchia storia delle liturgie cortesi. Se REnzi fa i nomi di coloro che da anni distribuiscono incarichi e siedono su poltrone privilegiate, Blasoni ringrazia gli ospiti, e sposta il bersaglio, tenta la platea, eleva Antonaz a testimone nostalgico della cultura veterocomunista, la partita iva, i sindacati. E i tre milioni di buona uscita del consiglio regionale? E l’opposizione dei deputati (Gottardo…) al dimezzamento dell’indennità dei parlamentari contenuta nel settimo comma dell’art. 23 della manovra?
Caro Gottardo, più Europa? allora equiparazione ai parlamentari europei. E riduzione dei contributi diretti all’editoria. Per non aggiungere altro.
Se Leopolda ha da essere allora non lo sia solo per l’eccellente format Bressaniano, ma coltivi a svanghi quella terra che il PDL al 100% possiede, molli il freno e non attenda un regolamento romano per riconoscere che il coordinatore provinciale o il vice , sono incompatibili. Ne va del partito e della sua capacità di attrazione e di fiducia. Punto.