Le risse ormai sono una routine nel carcere di Udine. Stamattina due detenuti, uno di origine marocchina, l’altro triestino sono venuti alle mani con i sei agenti che avevano il compito di ispezionare le celle. 4 sono stati aggrediti dai detenuti. Il delegato nazionale del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe), ha criticato le condizioni del personale che serve nelle case circondariali: “La politica e le associazioni del pianeta carceri – ha scritto – si preoccupano unicamente dei ventilatori, frigoriferi e le celle dell’affettività, mentre chi soffre realmente nelle carceri italiane, numeri alla mano viste le molteplici aggressioni, sono i poliziotti penitenziari”. Servono soluzioni concrete anche e soprattutto “per i detenuti che hanno bisogno di assistenza psichiatrica o tossicodipendenti, che si rivelano particolarmente violenti”.
