E’ stata approvata dall’aula con i soli voti della maggioranza la proposta di legge nazionale a prima firma del capogruppo della Lega Antonio Calligaris per vietare l’uso del niqab o del burqa nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. “La proposta di legge approvata oggi dall’Aula rappresenta un passo fondamentale verso la creazione di un ambiente più sicuro e giusto per tutti. Questa iniziativa dimostra un forte impegno da parte delle istituzioni nel riconoscere e affrontare le problematiche legate alla sicurezza, unico tema in discussione, non certo gli aspetti religiosi, culturali o economici, come qualcuno sostiene e ha ribadito anche in aula, definendo addirittura la nostra una terra non accogliente”. È questo, in una nota, il commento del consigliere regionale Mauro Di Bert, a nome di tutto il gruppo Fedriga presidente. Patto, Pd e M5s sono usciti dall’aula per protesta con la calendarizzazione della norma, coincidente con le Comunali a Monfalcone e dunque ritenuta un modo “per fare campagna elettorale”, mentre Avs e Open sinistra Fvg hanno votato no. A questo punto la proposta di legge arriverà dunque al Parlamento. Il presidente Fedriga ha bacchettato l’opposizione: “La smetta di pensare che imporre delle regole vada contro l’integrazione”, quando è vero il contrario: “altrimenti si rischia di creare ghetti dove la legge non esiste più”. Di diverso avviso il consigliere Honsell di Open Sinistra FVg: “Oggi in Consiglio regionale è stata discussa una proposta di legge nazionale, ovvero legge che deve essere approvata dal Parlamento per entrare in vigore, che mira a punire, con pene più severe di quelle che erano previste già da 50 anni, coloro che si coprono il volto con copricapi che non permettono il riconoscimento. Le pene sono di reclusione e di ammende finanziarie. Lo scopo di questa norma è punire le studentesse mussulmane che si presentano a scuola con il velo integrale”. E su Fedriga: “Si rileva con dispiacere – conclude Honsell – che il presidente Fedriga, che non ha partecipato al dibattito, è improvvisamente comparso per fare un’uscita polemica e generica sopra le righe contro l’Opposizione, per qualche photo opportunity, per poi scomparire di nuovo poco dopo”.