Domani 2 luglio, Uil Fpl e Nursind manifesteranno davanti all’ingresso principale dell’Istituto Burlo Garofolo di Trieste insieme ai lavoratori per lo sciopero di tutto il personale del comparto. «Oltre alla classica modalità di astensione dal lavoro – rendono noto UilFpl e Nursind – per aderire allo sciopero abbiamo lanciato per la prima volta in Italia lo “Sciopero 2.0″ detto anche sciopero virtuale». Le modalità di adesione le spiegano Stefano Bressan (Segretario Generale UilFpl) e Luca Petruz (Segretario Nursind): «Attraverso il portale workersview.it, che sarà online nei prossimi giorni ma che già in anteprima ci offre lo strumento per lo sciopero virtuale, sarà possibile comunicare in forma totalmente anonima la propria volontà di aderire allo sciopero con la possibilità di esprimere il proprio pensiero anche attraverso commenti e sondaggi mirati, inoltre daremo la possibilità anche ai cittadini di esprimersi in merito alla tematica trattata». Il sindacato è già un passo avanti. E cosa resta dopo l’ubriacatura artificiale del convegno “Sanità 20/30” presentato dagli illusionisti fotonici Fedriga e Riccardi che si è svolto a Villa Manin di Codroipo la settimana scorsa? Lo fanno sapere UilFpl e Nursind: Resta la ruggine di un sistema sanitario Fvg ingrippato alla grave carenza di personale, alle pesanti criticità organizzative e precarietà di organico e agli stipendi dei lavoratori erosi da un’inflazione senza precedenti tra i più bassi d’Europa. Il chip non ha ancora risolto questo drammatico versante, poiché, come ribadiscono Bressan e Petruz: «Quello che ci ha portato allo sciopero è l’assenza di garanzie sulla copertura delle risorse mancanti, pari ad € 381.000, che sono state sottratte ai dipendenti del Burlo a seguito della “perequazione” dei fondi ex. RAR, inoltre nell’Accordo “della vergogna” siglato da CGIL, CISL e FIALS risulta esserci una carenza non giustificata di € 29.000». Ma il conto, rivolto agli illusionisti, è ancora più pesante: «Ci risulta – osservano i due segretari – che i richiami in servizio non saranno più pagati da bilancio ma con i fondi contrattuali dei lavoratori e questo comporterà una ulteriore perdita di quasi € 100.000 a tutti i dipendenti». Il chip non basta e domani sarà sciopero! «Ricordiamo che sia l’Asugi che l’Asufc, ovvero le Aziende Sanitarie più grandi della Regione, hanno accolto le richieste di UilFpl e Nursind utilizzando il bilancio aziendale per pagare le eccedenze orarie legate a richiami in servizio e turni aggiuntivi per attuare adeguate politiche incentivanti e valorizzare i lavoratori. A questo va aggiunto che la Direzione del Burlo, oltre a non riconoscere la grave carenza di organico, non ha mai dato risposte concrete per arginare la fuga del personale verso il privato. Tutto questo è inaccettabile e mina seriamente la tenuta di tutto il Sistema Sanitario Regionale». Dal canto suo l‘assessore Riccardi durante un convegno in Friuli gioca la carta dell’illusione e precisa: «Con le nostre politiche vogliamo mettere i giovani nelle condizioni di sviluppare qui da noi i loro molteplici talenti». Ma al Burlo non riconoscono la grave carenza di organico. E intanto a Trieste è segnalata l’attività della Procura rispetto al caso delle liste d’attesa. I pazienti sono costretti ad aspettare mesi prima di poter ottenere un appuntamento. Un cittadino ha sporto denuncia.