16 Gennaio 2025 - 5:28 pm


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UdinePolveriera Exxx..Polzive!!! In città si sente odore di “franchismo”. La presidente Nassimbeni scambia il consiglio comunale per il suo tinello. La maggioranza perde il controllo sulla manifestazione di “UdineSicura”. Sportellate in rete contro Rita, la “Ducetta di sala Ajace”: E’ un doppio concentrato di arroganza, prepotenza e superbia, inadeguata a presiedere un’assemblea comunale”. Lei replica: “Meglio ducetta che micetta”. Friuli-Cile.

Di questo passo, con le istituzioni che hanno esibito il peggio del peggio in fatto di interventi sull’emergenza sicurezza in città, i manigoldi possono continuare, indisturbati, a terrorizzare Udine. E in questi due giorni si è visto di tutto. Con un putiferio atomico emerso durante l’ingresso pacifico in piazza Libertà del Comitato Udine Sicura che lunedì sera voleva incontrare il sindaco sotto la Loggia del Lionello per esprimergli le preoccupazioni dei cittadini friulani rispetto all’emergenza sicurezza, culminata con la morte del povero Shimpei nella centralissima via Pelliccerie. In quel preciso istante la città si è trasformata in una polveriera. Era in corso il consiglio comunale straordinario e i manifestanti pretendevano che ci fosse almeno De Toni ad accoglierli. Non si è fatto vedere. Al suo posto è apparsa invece Rita Nassimbeni, presidente-ducetta del consiglio, già assessora-sentinella ai tempi di Cecotti. Gli attenti osservatori la pitturano in rete: “Ha preso il microfono, strappandolo dalle mani del presidente Malignani. Non è stata una mossa vincente – osserva la meloniana Ester Soramel – e, se permette, nemmeno molto educata. Soprattutto poco avveduta data la situazione, oltre al fatto che non si possono trattare i concittadini e le concittadine come scolaretti e scolarette. E basta trattare da poco intelligenti coloro che esprimono il proprio dissenso” Soramel è inarrestabile: “Pessimo gesto poi quello di chiudere le porte del consiglio comunale…”.  Replica Nassimbeni: “Volevo accertarmi che il presidente evitasse di dire il falso ovvero che non vi stavamo ricevendo”. Il lettore Massimo Ros attacca: “Rita torna in pensione che faresti un bene alla comunità”. Risposta della ducetta: “Ho ricevuto un sacco di voti e devo rispondere ai miei elettori non certo a chi ha perso”. Danilo Gaudino va giù pesante: “Lei vaneggia“. Riprende il filo Soramel che non perdona alla ducetta il giudizio sui partecipanti al corteo: “Lei in un colpo solo ha dato delle comparse poco intelligenti a coloro che hanno partecipato alla manifestazione, ha offeso me con quel supponente, “persona come lei” arrivando addirittura a compatirmi, permettendosi giudizi personali che ricordano molto il Marchese del Grillo. A scanso di equivoci – ribatte la meloniana – preciso che non mi serve una poltrona per voler bene alla mia città e fare politica”. La rete è infuocata e infine la ducetta scivola sul terreno a lei più congeniale, il Cile: “Ho spalle larghe e non ho paura di nessuno, ma speculare sui morti è orribile”. Ci mancava solo Rita, la “Ducetta di Sala Ajace” e il quadro del Friuli sembra l’affresco di un paese sudamericano.         

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