Dirigenti in poltrona, agenti della Polizia Locale alla canna del gas e senza mutande. Nulla da fare, gli uffici comunali non trovano 90 mila euri da destinare agl’infaticabili agenti di Polizia Locale che rischiano l’osso del collo tutti i giorni per tutelare l’incolumità dei cittadini. Al recente incontro con le parti sociali, il comune di Udine ha rifiutato la trattativa sulle indennità in arretrato da liquidare agli agenti. Prima che la situazione peggiori, è stato riconvocato un tavolo per il giorno 23 maggio 2024. Lo stato di agitazione permane. Il comune di Udine ignora il tema della sicurezza in città e il disordine aumenta. La cifra è certificata dalla negligenza con cui gli uffici comunali (dirigente del personale; segretario comunale e comandante della Polizia Locale) affrontano la questione delle indennità di Ordine Pubblico, in arretrato da tre anni, e di Servizio Esterno degli agenti di Polizia Locale del capoluogo friulano. Le problematiche sono state sollevate in questi giorni dal Segretario Generale della UilFpl Stefano Bressan. Al tavolo di conciliazione tra sindacati e Comune di Udine, convocato lunedì scorso in Prefettura, Bressan ha chiesto di conoscere la situazione delle risorse economiche per il pagamento dell’indennità di ordine pubblico e avere una data certa per la sua corresponsione ai dipendenti – compresi gli arretrati – e le indennità di servizio esterno. Per quanto riguarda l’ordine pubblico, il Ministero assicura che le somme verranno erogate, senza dare però un’indicazione precisa delle tempistiche a riguardo. È emerso in tal senso un ritardo da parte del Comune di Udine nella trasmissione delle richieste, per l’anno 2022. Questo ha causato il successivo ritardo da parte del Ministero. Non dovrebbero nascere problematiche riguardo la richiesta organizzativa, da parte dell’ufficio personale, di evitare la timbratura del servizio esterno, da parte degli agenti impegnati nel servizio di ordine pubblico, dato che l’ufficio servizi del Comando dispone e comunica tutti i dati al riguardo. Sull’indennità di servizio esterno, le OOSS hanno chiesto la corresponsione di tale somma ai dipendenti, seguendo gli importi definiti nella parte economica del precedente contratto integrativo, procedendo successivamente ad un eventuale integrazione, dopo la firma del nuovo contratto. Per i cittadini di Udine, la loro incolumità è sempre più a rischio. Responsabilmente, la Uil Fpl ha annunciato che lo stato di agitazione permane e verrà convocata un’assemblea informativa con i dipendenti nei prossimi giorni.