18 Febbraio 2025 - 5:12 pm


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Udine, l’ex assessore Gallerini spara sulla notte bianca: “Più che notte bianca, dovrebbe chiamarsi notte rossa! “

Ebbene si, dopo che ci hanno messo anche i container rossi all’ingresso della città, la maggioranza semi-borghese che guida l’amministrazione comunale ci trascina nell’evento più inutile dell’estate, appuntamento l’11 luglio. La notte bianca! Ah, che nostalgia del movimento frontista degli intellettuali impegnati in politica. Chiederanno di tenere i negozi aperti tutta la notte (tanto non si fanno affari), qualcuno salirà la rampa del castello (alle 23,30 i musei chiudono), altri si ubriacheranno dalla disperazione. La battuta dell’ex assessore vale molto di più dei suoi 5 anni precedenti in giunta.
Nessuno che abbia pensato invece di organizzare una festa per brindare all’inizio dell’estate. Il titolo è già collaudato”Gnocca libera e per tutti” location il Castello, all’aperto oppure nel gran salone del parlamento della Patria del Friuli. Sotto gli occhi attenti di Pomponio Amalteo e G. Tiepolo.
Dov’è la fantasia del rettore-sindaco? Udine è città dell’innovazione, su internet trovi tutte le escort che vuoi. Un bordellone completo, stuoli di strafighe di tutte le nazionalità per la gioia del torbido maschio friulano. Che male c’è se il capoluogo friulano diventa per una notte cafone, mignottone, trash, froscio, casinaro, un bel girone infernale dantesco riempito fino all’inverosimile di Gnocche.
Inutile sperare,
Rimarrà un miraggio poichè l’armamentario marxista sovietico che occupa palazzo D’Aronco si compone della triplice morale: puritanesimo a uso stampa, familismo a uso cattolico, maschilismo e cazzeggio a uso privato.

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