L’attesissima assemblea del PD riunita ieri sera in travaglio a Palmanova ha deliberato, con soli 3 astenuti (una cinquantina i votanti), l’accordo con i 5Stelle per le regionali in Friuli VG. Esteso a Unione Slovena, Patto per l’Autonomia, Civica Fvg, PSI, Open, Alleanza Verdi Sinistra Italiana e Articolo Uno. La contesa fra Serracchiani e Capozzella su chi possiede il più alto grado di “tossicità” fra i due partiti, è rimasta ai margini dell’assemblea. L’assise del PD ha confermato l’accordo sul candidato Massimo Moretuzzo. Non è stato messo ai voti il famoso “decalogo” programmatico dei grillini sottoposto ai Democratici. Secondo un navigato esponente Dem “il programma non lo dobbiamo votare noi, ma deve essere condiviso col candidato presidente. Inoltre si tratta di punti troppo generici che andrebbero perfezionati e discussi su un tavolo ben più ampio e allargato a tutti i componenti l’alleanza”.
Dal canto loro, i 5Stelle fanno sapere che il sì definitivo all’alleanza dovrà essere sottoposto al voto degli iscritti che saranno riuniti a brevissimo. Un’ipotesi che ha fatto infuriare più di qualche partecipante all’assemblea di ieri sera (all’oscuro della novità). “Ho l’impressione – riferisce un dem fuori sacco – che vogliano tirare troppo la corda. Se preferiscono andare da soli lo dicano subito, ma si devono assumere le loro responsabilità. Noi lo sforzo lo abbiamo fatto, spetta a loro chiudere la partita. Nel più breve tempo possibile”. Rasoiate sferzanti che rimbalzano da un’estremità all’altra di un’alleanza geometricamente molto variabile. Basti pensare a Udine o al Lazio. Il resto lo fanno le tossine.