La Sodoma dei tempi moderni è affacciata sul golfo di una delle città più disinvolte dello stivale. E’ Trieste dopo che alcuni cittadini hanno segnalato il fenomeno porcello che si consuma nel bagno pubblico degli uomini di zona Ponterosso. Ne dà notizia il “Piccolo” di oggi che riporta: «Da settimane sono molte le persone ad aver notato un viavai costante, sempre più frequente, nei bagni pubblici dei maschi. Soprattutto giovani stranieri e un gruppetto di anziani, probabilmente triestini. Alcuni trascorrono ore entrando e uscendo. Un contesto che ricorda molto quello che si era già verificato negli spazi dei servizi igienici nel giardino de Tommasini. E che all’inizio dell’anno avevano portato alla denuncia di diverse persone per atti osceni». Il comitato di abitanti della zona conferma la situazione, e parla anche di «un “palo” che avvisa chi entra nei bagni degli uomini. Sempre la stessa persona, riconoscibile chiaramente da un dettaglio. L’andirivieni si vede soprattutto al pomeriggio». Tra i residenti c’è chi ricorda anche «ragazzi stranieri, in attesa più volte, a lungo, fuori dal bagno». Gli stessi che qualche giorno fa avrebbero proposto prestazioni a chi passava in quel punto, l’accesso dei bagni pubblici in piazza Ponterosso. Numeri e dettagli di prestazioni sessuali offerte sono stati scritti sulle porte dei bagni». Il Comune ora annuncia di voler chiudere i vespasiani. «Tra le attività presenti sulla piazza – si legge sul quotidiano – gli esercenti raccontano che le voci girano da tempo». Chi ha lavorato di recente nella zona, ricorda di aver osservato più volte «un gruppetto di anziani all’esterno dei bagni, alcuni scendevano e salivano di continuo. In una giornata abbiamo visto per dieci ore di fila muoversi su e giù uno di loro. Poi le voci sono arrivate anche a noi e abbiamo capito cosa succede lì sotto». Sodoma sul golfo.