Il giorno dopo gli scontri di Roma dove esaltati e violenti “ProPal” hanno ferito una 30ina di agenti e devastato la capitale, si è tenuta ieri sera nella sinagoga di Trieste una cerimonia aperta a tutta la cittadinanza per “commemorare il primo anno del primo pogrom del 21/o secolo”. Il rabbino capo del capoluogo friulano si è limitato ad affermare: «come è possibile usare nel 21/o secolo l’arma del pogrom per fare una guerra? Come in passato l’hanno usato i fascisti e i nazisti». Alla cerimonia hanno partecipato il ministro Luca Ciriani, la sottosegretaria Sandra Savino, il vescovo monsignor Enrico Trevisi e i parlamentari Nicole Matteoni, Walter Rizzetto e Debora Serracchiani. La deputata del Pd ha preso una posizione netta, decisiva in favore di Israele: «Oggi (Ieri) nella Sinagoga di Trieste ricordiamo le vittime e gli ostaggi del 7 ottobre con l’angoscia dovuta a un momento tragico, in cui è tornato alla luce il male antico dell’antisemitismo. Siamo vicini alla comunità ebraica di Trieste e solidali con tutti gli ebrei cittadini italiani ed europei che stanno vivendo una ingiusta condizione di esposizione e rischio. Bisogna avere chiara la distinzione tra politica e governi, tra popoli e appartenenze religiose, evitando strumentali sovrapposizioni».