14 Maggio 2025 - 1:14 am


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SanitàAiRaggiXExxx….Polzive!!! Il difensore civico analizza il comparto: carenza di personale medico infermieristico. Mancata programmazione del fabbisogno. Scarsa attrattività del sistema pubblico. Risorse incentivanti non sufficienti.

Sono 267 i casi trattati nel 2024 dal Difensore civico del Friuli Venezia Giulia, Arrigo De Pauli, di cui il 47% relativi a provvedimenti amministrativi, il 24% attribuili al comparto sanità, l’1% alle Ater e il 9% a materie residue. Entrando nel dettaglio delle proprie attività, De Pauli fa sapere che “in materia di salute sono state fitte le interlocuzioni con le aziende sanitarie in merito alle criticità rilevate nel settore: criticità – spiega – dovute alla carenza di personale medico e infermieristico e che discendono da molteplici fattori, tra cui si annoverano la programmazione del fabbisogno che ha un saldo negativo tra nuove assunzioni e quiescenze. Va segnalata, inoltre, una scarsa attrattività del sistema pubblico a vantaggio di quello privato. Le risorse incentivanti, a fronte di carichi lavorativi importanti, non sono state sufficienti a motivare le figure appartenenti alla dirigenza e al comparto che preferiscono trasferirsi nelle strutture private accreditate ove hanno un guadagno in termini di qualità della vita, senza dover sottostare a turni e carichi di lavoro attualmente come quelli in essere presso il privato. I concorsi pubblici – prosegue ancora il difensore civico – registrano poche persone in graduatoria rispetto alle domande di partecipazione iniziale e, molto spesso, chi rimane non accetta l’incarico perché vincitore altrove o perché aderisce a proposte del privato. Per quanto attiene alle richieste di accesso ai percorsi di tutela e ai rimborsi – aggiunge De Pauli – si evidenzia un divario assai rilevante fra le varie aziende territoriali: l’Asugi risultava non avere ancora evaso nel 2023 più di mille richieste di attivazione dei percorsi di garanzia, contro soltanto sette autorizzazioni al rimborso, Asufc non risultava aver dato corso ad alcun rimborso e Asfo non ne aveva autorizzato nessuno. Particolare impegno – assicura infine il difensore civico regionale – verrà speso per la verifica dell’effettivo livello di tutela riservato ai percorsi di garanzia per le visite ambulatoriali specialistiche, agli accertamenti diagnostici e ai livelli essenziali di assistenza”.

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