“Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina” è l’accusa mossa contro Lorena Fornasir e Gin Andrea Franchi de La Linea d’Ombra di Trieste. E la Digos informa che sono in corso indagini su una vasta rete di trafficanti di esseri umani che percorre la Serbia e arriva fino al cuore della regione passando per Trieste. La Digos è impegnata a smantellare un’organizzazione criminale finalizzata all’ingresso e transito in Friuli di immigrati irregolari…In quanto all’irruzione di stamattina…
“Sono stati sequestrati i telefoni personali, oltre ai libri contabili dell’associazione e diversi altri materiali, alla ricerca di prove per un’imputazione di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina che noi contestiamo, perché utilizzata in modo strumentale per colpire la solidarietà”. Sostengono i fondatori dell’associazione, che aggiungono, “Siamo indignati e sconcertati nel constatare che la solidarietà sia vista come un reato dalle forze dell’ordine. Oggi, in Italia, regalare scarpe, vestiti e cibo a chi ne ha bisogno per sopravvivere è un’azione perseguitata più che l’apologia al fascismo, come abbiamo potuto vedere il 24 ottobre scorso sempre in Piazza Libertà a Trieste. Condanniamo le azioni repressive nei confronti di chi è solidale, chiediamo giustizia e rispetto di quei valori di libertà, dignità ed uguaglianza, scritti nella costituzione, che invece lo Stato tende a dimenticare“.
Secondo alcuni esperti di terzo settore, l’ambito è disciplinato dalla legge legge 106/2016 che prescrive obblighi di trasparenza e controlli molto severi, pubblicità dei bilanci e degli altri atti fondamentali che assumono forme diverse a seconda dell’entità delle entrate. Le associazioni con entrate uguali o superiori a 220.000 euro devono redigere il bilancio di esercizio formato dallo stato patrimoniale, dal rendiconto gestionale.