25 Marzo 2025 - 1:30 pm


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RiccardiPetardi Exxx…Polzive!!! Bufera in ASUGI: I primari dell’area isontina sgamano le false promesse sul Piano-trappolone di Riccardi-Poggiana e il “vampiro” Fasola contro l’area isontina. A chi interessa scippare Gorizia delle eccellenze per favorire la calotta triestina? Incubo Palmanova sulle comunali di Monfalcone.

 

False promesse e Gorizia sempre più penalizzata. Il martirologio sanitario dell’area isontina prosegue, ma i cittadini non sono allocchi e si sono accorti dello “scippo” compiuto dal trio vampiresco Riccardi-Poggiana-Fasola ai danni dei cittadini dell’area isontina. Tutto sta sta passando troppo sotto silenzio. Nel piano oncologico attualmente in discussione le finalità sono quelle di spogliare i piccoli ospedali che funzionano a vantaggio dei grandi dove… regna il caos”.
Nel testo integrale della delibera esecutiva della giunta del FVG che dà il via al piano oncologico regionale non vi è traccia dello sbandierato “gruppo tecnico”, che avrebbe dovuto interloquire fattivamente con le autorità regionali, si fa strada la sensazione di un ulteriore debacle per la sanità goriziana.
Intanto Strane coincidenze si materializzano dietro la scellerata volontà dei vertici della sanità regionale FVG di devastare la sanità dell’area isontina. E se dietro il martirologio goriziano ci fosse lo zampino di un ex assessore? Chi ha scritto in questi giorni il Piano Oncologico regionale è un ex assessore alla salute (Fasola). Che sia lui l’Assessore “ombra” incaricato di suggerire le decisioni strategiche? È possibile che stiamo assistendo al completamento di un progetto iniziato più di 20 anni fa? 
Il professor Alessandro Balani, chirurgo di livello europeo sta seguendo con molta attenzione le vicende della sanità dell’are isontina legate all’Asugi del neo nominato direttore Antonio Poggiana. Il tema è quello del Piano Oncologico regionale che, se messo in pratica mortificherebbe ospedali di eccellenza  come quelli di Gorizia e di Monfalcone. Balani si chiede: «Perchè questa offensiva contro Gorizia e il suo Ospedale? Perchè questo accanimento? Da una parte l’Unità Coronarica con la sua ventilata chiusura, dall’altra il Piano Oncologico che vorrebbe spogliare Gorizia dell’Urologia e della Chirurgia Oncologica. Dai report dl 2024 – prosegue il tecnico – Gorizia e Monfalcone (badate bene, sono due facce dello stesso Ospedale anche se qualcuno cerca di riattivare il vecchio giochino del Campanile) avevano risultati eccellenti tra i migliori in Regione sia per i tempi di attesa, sia per la durata dei ricoveri. E sì che la sopravvivenza dei pazienti operati di tumore nella nostra Provincia (quelli che ci vogliono togliere) è la stessa di quella di Udine e di Trieste. E sì che i numeri di attività della Cardiologia sono in lento, ma progressivo aumento.
Ci sono poi le eccellenze, ormai da tutti riconosciute. L’Urologia, ormai Reparto faro nella nostra Regione che raccoglie malati anche dal vicino Veneto. La Chirurgia dell’Obesità con il suo Centro di Eccellenza Nazionale. La Chirugia della parete addominale con pazienti che vengono da tutto il Friuli Venezia Giulia. La Chirurgia del Piede Diabetico, punto di riferimento della nostra Regione con accessi anche dal Veneto.
La Chirurgia Robotica con oltre 200 interventi all’anno, più di quanti vengono eseguiti in alcuni Ospedali Hub. Forse i pazienti non sono soddisfatti. Sembra però di no, visto che le segnalazioni all’URP sono tra le più basse di quelle del resto della Regione. Sia Gorizia, sia Monfalcone sono dotate di due Rianimazioni che ci invidiano tutti, ci sono (almeno per ora) due Unità Coronariche.
Ma allora cos’è che non va? Forse politicamente l’Isontino occupa troppo poche poltrone in Regione? Forse da fastidio che i numeri di attività siano migliori di quelli di Trieste? Forse si deve ricuperare personale per aprire l’Ospedale di Comunità?
Il Diabolico piano, così ben architettato, ha però una falla che si chiama “Territorio”. Il Territorio ha capito cosa sta succedendo, pur non comprendendone le ragioni. E non è più disposto a tollerare un altro scippo, un’ennesima ingiustizia. Ed è con il Territorio che chi ha scritto ed approvato questo Piano si dovrà confrontare. Non parliamo di piazzate, ci mancherebbe, i goriziani hanno un altro stile: ma parliamo di consenso popolare, di pubblica opinione. Perchè nessuno è più disposto a perdonare e a dimenticare. Perché il popolo è sovrano. E sarà libero di scegliere». Fra poche settimane a Monfalcone si vota per le comunali e le prospettive per l’alleanza sono nefaste. Molti ricordano il caso punto nascita di Palmanova. E nella città stellata il centrodestra da anni non tocca più palla. 

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