Gli eredi del IX Corpus titino sono tornati con la recrudescenza feddaynesca della dittatura titina e impietosità che li contraddistingue. Un atto di vandalismo è stato perpetrato nel corso della notte al monumento della Foiba di Basovizza, a Trieste, luogo simbolo della memoria storica italiana. Scritte provocatorie e offensive in vernice rossa, tra cui “Smrt fasizmu, svoboda narodom” (Morte al fascismo, libertà ai popoli) e “Trst je nas” (Trieste è nostra), sono comparse sul piazzale antistante il monumento, a poche ore dal Giorno del Ricordo, che si celebra il 10 febbraio per commemorare le vittime delle foibe. «Anche quest’anno, come accaduto nel 2024, a ridosso della Giornata del Ricordo, si ripete un gesto vigliacco e vergognoso, che infanga la nostra storia e umilia la memoria di chi fu trucidato, fomentando odii e sentimenti di rivalsa. E tanto è più grave quanto accaduto per la presenza di numerosi giovani studenti che hanno raggiunto la Foiba per conoscere le tragiche vicende di questo martoriato territorio”. Sono le parole dell’assessore regionale Fabio Scoccimarro che questa mattina, assieme al sottosegretario all’Istruzione Paola Frassinetti, ha partecipato a una visita guidata con gli allievi dell’istituto comprensivo “Giuseppe Fava” di Mascalucia (Catania) alla Foiba di Basovizza e al Centro di documentazione multimediale. In questa occasione è stata scoperta una scritta infamante all’ingresso del monumento della Foiba. Scoccimarro ha ricordato la commissione slovena che ha fatto luce sulle oltre 700 fosse comuni e foibe, nelle quali trovarono la morte più di 100.000 cittadini slavi. Il dato dimostra come le vittime italiane rappresentassero un capitolo di una repressione sistematica che colpì indistintamente chiunque fosse ritenuto un ostacolo al progetto totalitario».
«Ogni anno, con l’avvicinarsi del 10 febbraio, si ripresentano rigurgiti negazionisti che dobbiamo condannare con forza. Le istituzioni devono alzare una barriera di dignità, ricordando quella verità storica sui drammi – per troppi anni dimenticati – che i popoli di queste terre hanno vissuto”. Così il governatore della Regione Massimiliano Fedriga ha commentato quanto accaduto oggi in uno dei luoghi simbolo del ricordo per le famiglie degli infoibati. Condanno con fermezza il vile gesto delle scritte oltraggiose comparse oggi; un atto ignobile che offende la memoria delle vittime e ferisce l’intera comunità. La storia e il rispetto non si cancellano con l’odio. Il Friuli Venezia Giulia non tollera simili provocazioni». L’onorevole Walter Rizzetto commenta: «Sono indignato per il vergognoso oltraggio compiuto contro la Foiba di Basovizza, monumento che ricorda i martiri delle foibe e l’esodo di migliaia di italiani da Istria, Fiume e Dalmazia. Questo atto, da irresponsabili, oggi fa molto male soprattutto a pochi giorni dalla Giornata del Ricordo. Memoria, rispetto e verità storica sono i valori da trasmettere ai nostri giovani, come spesso ha ricordato anche il Capo dello Stato»