“Abbiamo appreso dalla stampa ligure che il presidente Fedriga ha chiamato il presidente della Liguria, Bucci per lamentarsi del fatto che il dottor Paolo Bordon, attualmente direttore generale della sanità ligure e già dirigente sanitario in Friuli, si è permesso di esprimere un parere sullo stato del sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un fatto gravissimo, per il quale chiederemo al presidente e alla Giunta di riferire in Aula la prossima settimana”. Questo il commento, in una nota, di Massimo Moretuzzo, capogruppo di “Patto per l’Autonomia – Civica Fvg”, sul clamore suscitato dall’intervento del dottor Paolo Bordon sul Messaggero Veneto dei giorni scorsi. “Senza entrare nel merito delle considerazioni espresse nel suo articolo, che condividiamo totalmente, e delle sue competenze professionali largamente riconosciute anche fuori dai confini regionali – prosegue Moretuzzo -, ritengo che il dottor Bordon abbia il diritto di manifestare il suo pensiero in tutte le sedi che ritiene opportune e che, anzi, sia auspicabile che persone informate e competenti come lui intervengano nel dibattito su uno dei temi fondamentali per la nostra regione, come quello della sanità. Di cosa ha paura il presidente Fedriga – incalza il capogruppo autonomista -, tanto da spingersi a chiamare un collega presidente di Regione per lamentarsi di un articolo apparso sulla stampa? Perché non vuole che si discuta di quello che è successo e sta succedendo nel servizio sanitario regionale? La recente accelerazione sui processi di privatizzazione di pezzi della sanità regionale, e soprattutto il tentativo di farla passare senza una discussione nelle opportune sedi istituzionali impone, invece, un confronto quanto più largo e partecipato possibile. Se il presidente Fedriga pensa di continuare a fare propaganda elettorale sulla sanità senza che nessuno denunci la gravità di una situazione che rischia di implodere per le conseguenze di scelte sbagliate, si sbaglia di grosso. Dai banchi dell’Opposizione – continua l’esponente regionale – abbiamo dimostrato di avere un atteggiamento costruttivo, come in occasione del dibattito sul Piano oncologico, e di considerare il tema della sanità come una delle questioni in cui la comunità politica regionale deve essere capace di superare sterili contrapposizioni. Non abbiamo, però – conclude Moretuzzo -, nessuna intenzione di assistere passivamente a un declino che rischia di essere inarrestabile e che per essere contrastato ha bisogno di un dibattito serio e di voci autorevoli, come quella del dottor Bordon”.