13 Maggio 2025 - 11:53 pm


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MonfalconeRibaltone Exxx…Polzive!!! Nella città dei cantieri la Lega mette in crisi l’alleanza. Calpestato il patto fra alleati. Forza Italia: “L’attuale amministrazione è inaffidabile”. Forza Italia e Lega sempre più lontani.

E’ Monfalcone il centro della scena politica del centrodestra Fvg. La nomina della giunta più “rimpastata” (almeno 3-4 volte nel giro di 2 settimane) della regione sta avendo conseguenze imprevedibili che salgono fino ai vertici regionali.Vedi terzo mandato. Basti solo pensare che, caso unico in regione, Forza Italia con Francesco Volante è all’opposizione. Per tal motivo gli azzurri sono finiti nel mirino della Lega cittadina con critiche severe sia da parte del leader della lista “Civica per Cisint”, Paolo Venni che del neo sindaco Fasan che ha replicato alle critiche degli azzurri: «Inaccettabili e offensive le dichiarazioni del consigliere quando afferma che l’attuale amministrazione sarebbe inaffidabile», ritenendo che Volante «non ha alcun titolo per dare patenti di affidabilità, visto che sono stati i cittadini a sancire con il loro voto plebiscitario a chi affidarsi per il governo della città» e difendendo infine le modalità e logiche seguite nella composizione della giunta. Volano gli stracci fra i due ex alleati e Forza Italia insiste: «A Monfalcone, la fiducia viene meno perché il coordinamento cittadino, insieme alla segreteria regionale, ritiene che l’amministrazione non sia affidabile. Ciò che dovrebbe prevalere – prosegue la nota degli azzurri – è il «rispetto dei patti fra alleati», in particolare di quello «siglato a Roma il 15 gennaio tra le segreterie regionali del centrodestra» – il quale sanciva che, «in caso di vittoria ogni partito avrebbe indicato il proprio rappresentante in giunta». Ma la Lega non perdona: “Forza Italia sarebbe stata bocciata se si fosse presentata da sola”. Al netto delle polemiche Lega-Forza Italia, gli azzurri a Monfalcone hanno ottenuto uno striminzito 5,8%. E qualcuno della dirigenza dovrà spiegare le ragioni del pessimo risultato. Così si spiega l’emorragia di iscritti in fuga dalla gestione de partito di Berlusconi. 

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