19 Febbraio 2025 - 12:38 pm


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MonfalconeAgitazione Exxx…Polzive!!! La prima del 2025: Aggredito un infermiere al Pronto Soccorso. Personale medico indifeso ed esasperato scarica le fusette: E’ meglio che i dirigenti Poggiana, Pittioni e Possamai si dimettano, anche il DG appena nominato. Di che azienda unica parlano? I sindacati annunciano: Dopo le mancate promesse dell’estate scorsa pronti a un nuovo sciopero.

 

Il livello di esasperazione del personale del pronto soccorso di Monfalcone e dei medici in generale è altissimo tanto da sentirli sbottare: dopo questo episodio il direttore amministrativo, Giacomo Possamai e quello sanitario Daniele Pittioni dovrebbero dimettersi compreso l’appena nominato direttore generale Antonio Poggiana. Una vergogna!! per aver dimostrato una superficialità clamorosa nell’affrontare il punto di crisi del PS di Monfalcone e quello dell’azienda unica giuliano isontina che unica non è considerando la cronica presenza della sanguisuga Triestina. I dati confermano una distribuzione disomogenea delle risorse sanitarie all’interno di ASUGI. Nel territorio della Provincia di Gorizia, Monfalcone dispone di 1 ambulanza soccorso avanzato (ALS) H24 e 1 BLS operativa solo durante il giorno, mentre Gorizia presenta una situazione analoga. E i numeri lo dimostrano rispetto agli accessi: La Provincia di Trieste registra una presenza superiore di mezzi e personale: nelle ore notturne sono attive 3 ambulanze ALS, 1 auto medica e 2 ambulanze BLS. Questa distribuzione pone i cittadini dell’Isontino in una condizione di svantaggio evidente, trasformandoli di fatto in cittadini di “serie B”, privati della possibilità di ricevere soccorsi celeri ed efficienti nelle ore critiche. L’isontino prosciugato causa inarrestabile fame di personale e mezzi delle piattole triestine. Pertanto ai racconti sull’azienda unica dei dirigenti non ci crede più nessuno vista la trieste realtà dei numeri di cui sopra. Ma veniamo alla cronaca di oggi. Su queste pagine ne avevamo dato conto fin dall’inzio dell’anno. Si tratta del Pronto Soccorso dell’ospedale di Monfalcone totalmente inadeguato a gestire oltre 45mila accessi all’anno (registrati nel 2024) e dove le punte di insicurezza sono frequentissime e rendono drammatico ed insostenibile lo  svolgimento del lavoro da parte degli infermieri. L’ultimo episodio l’altro ieri quando uno scalmanato ha distrutto parte dei locali del pronto soccorso, armato di coltello ha aggredito un infermiere che è riuscito a disarmarlo e immobilizzarlo in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine che lo hanno arrestato. Un ennesimo episodio di violenza che non è finito in tragedia per miracolo. Siamo solo inizi del 2025 e la UilFpl e Nursind non scordano i propri impegni nei confronti dei lavoratori. la situazione è gravissima ma le due organizzazioni sindacali non hanno la memoria corta e ricordano: «l’inadeguatezza del sistema di emergenza si somma ad altre criticità già segnalate, le quali erano state oggetto di conciliazione durante l’incontro con il Prefetto di Gorizia ad agosto 2024 ma che, ad oggi, risultano ancora irrisolte. Tra queste:

1.La persistente e grave carenza di personale infermieristico e OSS a fronte dei 45.000 accessi registrati nel 2024 al PS di Monfalcone;

2. Il mancato ampliamento dell’appalto per i trasporti interni;

3. Il mancato avvio dei lavori di ristrutturazione del PS di Monfalcone. Riteniamo inaccettabile che gli impegni assunti in sede di conciliazione dal Prefetto di Gorizia non siano stati rispettati. Pertanto, qualora non si registrasse un’immediata risoluzione delle criticità segnalate, le scriventi OO.SS. si vedranno costrette a riattivare lo stato di agitazione/sciopero del personale del comparto di ASUGI. A questo si aggiunge anche la carenza di organico del PS di Gorizia con i suoi oltre 25.000 accessi che ha visto la cessazione per quiescenza nel corso del 2024 di 5 Operatori Socio Sanitari che devono essere re integrati per garantire la continuità assistenziale ai pazienti e per una ottimale copertura del servizio si evidenzia anche una carenza di personale infermieristico. Per questi motivi, Stefano Bressan segretario generale della UilFpl e Luca Petruz del Nursind chiedono con determinazione l’adozione immediata di misure concrete per potenziare il servizio di emergenza-urgenza e soccorso territoriale di Monfalcone, a partire dall’introduzione di una seconda Ambulanza BLS notturna e dal rafforzamento della dotazione organica. La sicurezza e la salute dei cittadini non possono essere messe a rischio da scelte organizzative inadeguate. La UilFpl e Nursind denunciano con forza la situazione critica del servizio di emergenza sanitaria nel territorio di Monfalcone, che necessita con urgenza di un potenziamento. Attualmente, nelle ore notturne, la città dispone di una sola Ambulanza di Soccorso Avanzato (ALS), configurazione che si è dimostrata del tutto insufficiente a garantire un intervento tempestivo in situazioni di emergenza. Con i suoi 45.000 accessi annuali al Pronto Soccorso, Monfalcone rappresenta un punto nevralgico della rete sanitaria regionale, non solo per la sua popolazione residente ma anche per la presenza di importanti realtà produttive e commerciali come Fincantieri, l’Aeroporto e il Porto. Queste peculiarità rendono Monfalcone una città strategica e attiva 24 ore su 24, dove la sicurezza sanitaria non può essere affidata a un sistema d’emergenza sottodimensionato. 

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