E’ il profumo elettorale. Non si sa mai, il tempo vola e, con le speranze del terzo mandato a Fedriga ormai sepolte, è meglio portarsi avanti col lavoro. Potrebbe toccare a qualche assessore attualmente in carica. Va da sé che la giunta Fedriga, su proposta dell’assessore alle attività produttive Bini, ha riattivato una vecchia convenzione stipulata fra la Regione Fvg e le Camere di Commercio di Pordenone-Udine (presidente Da Pozzo, vice Agrusti) e Trieste (presidente Antonio Paoletti) per l’attuazione del Programma operativo regionale del Fondo Europeo di sviluppo su “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”. Per questo servizio “esternalizzato”, le Camere di commercio ricevono un rimborso delle spese ammissibili e l’importo massimo erogabile nella misura di 528mila euri. Gli Organismi intermedi sono le due Camere di Commercio operanti nel territorio regionale che saranno delegate nelle attività di selezione, gestione e controllo delle azioni rivolte alle imprese per gli investimenti produttivi per l’innovazione e la digitalizzazione oltre che allo sviluppo delle start up nell’ambito degli obiettivi specifici. Che sono stati così suddivisi:
Investimenti innovativi e tecnologici a favore della trasformazione digitale nelle imprese: 13.043.942,00 euro.
Investimenti innovativi e tecnologici delle imprese: 28.650.000 euro.
Incentivi per la creazione di start-up innovative e accompagnamento degli imprenditori: 2.000.000 di euro.
Investimenti produttivi nel settore turistico/terziario, finalizzati anche all’efficientamento energetico, all’eliminazione delle barriere architettoniche: 15.000.000 euro.
In Friuli gli enti camerali resistono grazie alla Regione che “esternalizza” il servizio su proposta dell’assessore alle attività produttive. Lo stesso che per metter in piedi i “Distretti” del commercio ha affidato ai “Cat” dell’Ascom (Da Pozzo) l’organizzazione. Esternalizzato il servizio. I sugheri ringraziano. Renzi può attendere.