A Lignano c‘è un mercato silenzioso, reticolare, abusivo, di imbarcazioni che galleggiano sul mare trasformate magicamente in “resort”. Vengono “affittate” ai navigatori che, incolpevolmente, si bevono il bidone. Come si vede in foto, una notte in queste improvvisate palafitte 2.0 costa circa 350 euri. Ma dove sono sistemati questi incanti? Nella seducente Marina Uno di fronte alla spettacolare foce del Tagliamento. L’area è disseminata di “alloggi” di questo tipo e i para-proprietari godono di uno “status” di tutela che permetto loro di esercitare l’attività di affittabarche durante tutta la stagione. Chi da decenni denuncia questo inverosimile mercato immobiliare è il consigliere comunale della lista “Lignano Crescita e Sviluppo”, Alessandro Santin. L’amministratore osserva: «Ogni giorno decine di imbarcazioni attraccate a Lignano mollano gli ormeggi per recarsi a Marano, Grado, Bibione, Pirano, Porto Buso, Portopiccolo, Umago, Jesolo. I turisti raggiungono i posti dedicati, pranzano, fanno aperitivo e shopping e tornano alla sera a Lignano. Ebbene il percorso inverso non è consentito perché non esiste a Lignano nessun posto disponibile. O meglio, dovrebbe esserci ma i gestori della Marina, inclusa la Lisagest che è pubblica e che gestisce il porto vecchio, preferiscono affittare per tutta la stagione i posti barca che dovrebbero essere dedicati invece al transito. Marina Uno – rileva Santin – ha pensato di farci persino un resort abusivo. Facendo lucro a discapito della legge, della qualità dei servizi e anche della sicurezza dato che alcuni di questi posti dovrebbero essere occupati per il soccorso per un massimo di 72 ore. (E non certo per tutta la stagione). Un regime di monopolio tollerato da chi dovrebbe favorire il mercato – conclude Santin – e l’offerta turistica». Una macchia nera che fa il paio con le proteste di un gruppo di residenti di Lignano Pineta e Riviera che ha organizzato una raccolta firme per togliere il monopolio della spiaggia ai concessionari. I residenti non hanno la possibilità di godersi il mare. A loro è impedito l’ingresso che è solo a pagamento. Anche dopo le ore 16 il costo è di 17 euri. Il protezionismo friulano applicato al mercato turistico. Il regime di monopolio come sistema di accoglienza..