21 Marzo 2025 - 2:16 am


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LIBERTA’ DI STAMPA ANCHE IN FVG C’E’ UN CASO SALLUSTI

Risulta che un giornalista, un professionista che viene citato anche da Stella sulla prima del corriere…, si dia da fare di gran lena per disvelare ai lettori alcuni lati oscuri della vicenda “terza corsia”. Settimane di contatti, incroci, tessere che non s’incastrano, Roma che perde tempo, l’ufficio chiuso, il contatto che sta in vacanza nel momento sbagliato. Angosce e timori di prendere la “buca” dalla concorrenza. Alla fine, fatte le dovute verifiche, lo scoop è confezionato. Si tratta dell’ispezione ministeriale rispetto all’omessa pubblicazione sul sito web del commissario e degli incarichi di consulenze esterne. Una parte.
Il giornalista non “interpreta”, dà la notizia scorporata dalle opinioni. E accade il finimondo. Oggi l’avvocato Ponti di Udine deposita in procura, per conto terzi, l’atto di denuncia contro ignoti per violazione del segreto d’ufficio, “essendo trapelati dettagli sul risultato dell’ispezione…”
Segreto d’ufficio, il cittadino deve essere all’oscuro di ciò che accade nelle segrete stanze, anche se il procedimento ispettivo rasenta il vero. Ecco il caso Sallusti. A  Ballico non accadrà nulla ma “ignoti” sono coloro che in qualche modo hanno consentito di aprire un varco, uno spazio di pubblicità  su una vicenda contorta. Si sappia che i parlamentari, in questi giorni, sono alla carica per introdurre la legge-bavaglio. E sono riusciti a darsi anche un sussulto etico, un modo per farsi guidare dall’ipocrisia: il voto segreto! Il voto di nascosto è stato chiesto di nascosto perchè i nascondigli e i segreti non proteggono la moralità ma l’immoralità. Custodiscono gli atti indecenti e tutelano la volgarità. Il voto segreto contro la libera stampa getta una luce di fulgida vergogna. Un parlamento di inadeguati con prepotenti sfumature nordestine.

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