I consiglieri regionali Moretti, Bullian, Cosolini, Moretuzzo, Mentil, Massolino, Putto, Liguori, Conficoni, Fasiolo, Martines, Pozzo, Celotti, Carli, Capozzi, Honsell, Pellegrino, hanno presentato un documento alla presidenza del Consiglio Regionale Fvg sul “Fine Vita” che «impegna le due camere del Parlamento Italiano a legiferare quanto prima a livello nazionale sulla possibilità di ciascuna cittadina e ciascun cittadino di scegliere e ottenere con tempi certi e procedure lineari un “Fine Vita” dignitoso, a partire da quanto stabilito dalla sentenza della Corte costituzionale rispetto alle persone con patologie irreversibili e in condizioni di sofferenza intollerabili». Affinché la proposta possa raggiungere la sede del Parlamento Italiano, il documento dovrà essere approvato dalla maggioranza dei consiglieri regionali. A rafforzare la tesi dei presentatori va registrato l’atteggiamento dell’opinione pubblica e dal fatto che molti Comuni, attraverso i propri consigli, si sono espressi favorevolmente con propri atti e superando logiche di schieramento che in regione sono ancora molto marcate. «Nella nostra Regione Friuli Venezia Giulia -ricordano i presentatori – in particolare, sono stati oltre una dozzina, diversificati sia per dimensioni sia per orientamento politico: tra gli altri, dai Comuni capoluogo quali Udine e Gorizia a quelli di Cormons e Aviano. Non da meno in diversi Stati dell’Unione Europea si è già legiferato in merito o ci sono stati referendum consultivi (come nella vicina Slovenia) per arrivare a disciplinare il diritto al “Fine Vita” per offrire ai malati terminali e in condizioni di estrema sofferenza la possibilità di una morte dignitosa, regolata dalla legge, con procedure chiare anche per evitare eventuali abusi».