A Lignano c‘è un mercato silenzioso, reticolare, abusivo, di imbarcazioni che galleggiano sul mare trasformate magicamente in “resort”. Vengono “affittate” ai navigatori che, inconsapevolmente, si bevono il bidone. Una notte in queste improvvisate palafitte 2.0 costa circa 350 euri. Ma dove sono sistemati questi incanti? Nella seducente Marina Uno di fronte alla spettacolare foce del Tagliamento. L’area è disseminata di “alloggi” di questo tipo e i para-proprietari godono di uno “status” di tutela che permette loro di esercitare l’attività di affittabarche anche se le Autorità ne hanno ordinato lo sgombero. Il consigliere comunale Alessandro Santin, leader della lista “Lignano Crescita e Sviluppo” da almeno due anni segnala all’amministrazione comunale l’anomalia di un’attività turistica esercitata senza alcuna autorizzazione. In questi giorni ha reso noto: «Queste specie di casette si trovano in uno specchio d’acqua riservato solo al transito, sono legate a terra con delle catene e non navigano mai. Pertanto non sono in regola con la concessione demaniale». E lo ricorda un dispositivo del Tar di Trieste che lo stesso Santin legge: «Queste casette galleggianti non possono restare su quest’area perché destinata al transito di imbarcazioni e devono essere rimosse. Non si può dormire al suo interno». Risulta chiaro che accanto al pontile sul Tagliamento si sta svolgendo un’attività illecita. Successivamente, l’area “turistica” è stata sottoposta a un’ispezione compiuta il 17 luglio scorso che ha portato all’emissione di un’ordinanza dirigenziale da parte del Demanio Marittimo che impone agli “abusivi” di: «rimuovere entro il 24 luglio le “House Boat” e quant’altro correlato alle stesse presenti nell’area di competenza della concessione demaniale ex 38. In caso di inottemperanza – si legge nel provvedimento – ci troveremmo costretti a valutare la decadenza della concessione». Per Santin il punto chiave è quello legato alla data del 24 luglio scorso, data in cui le casette dovevano essere rimosse. A quanto risulta al consigliere comunale, le “house boat” sono ancora occupate. «Ci troviamo di fronte a un’ipotesi di reato visto che c’è una sentenza che vieta il pernottamento, un’ordinanza dirigenziale che impone la rimozione delle casette entro il 24 luglio. Siamo il 29 (testo di ieri ndr) – conclude Santin – e le strutture vengono ancora utilizzate addirittura con prenotazioni via “Booking.com”. E’ un’anomalia inconcepibile. Chiamerò carabinieri e Capitaneria di porto». Chi sono gli Squali che godono di particolari “protezioni” a Lignano?”.