Maurizio Bait è una delle penne più eleganti e incisive della stampa locale. Conosce a menadito le nostre prealpi. Narra in modo paradisiaco il Montasio, Jòf di Mezegnòt, Pal grande, Due Picchi, Jòf Fuàrt, Pellarini.
Al suo interlocutore non fa mai perdere più di 5 minuti. Tanti gliene bastano per costruire un pezzo-intervista che traccia un solco indelebile nel panorama politico.
In questo caso il presidente di commisione Colautti ha scelto proprio il gazzettino di Bait per descrivere gli scenari futuri e suggerire azioni politiche di governo regionale di ampio respiro. Sullo sfondo una campagna elettorale dominata da una lega in fortissima crescita. Oggi Pittoni sul Piccolo insiste su una delle “classiche” del pensiero leghista, il reclutamento docenti su scala regionale. L’idea, mirata anche a frenare l’invasione degli insegnanti del Sud, è ormai un ddl “di portata epocale”, rappresenta una novità assoluta per l’Italia.
Questo è il punto. Colautti corre ai ripari, magari esplorando quel patrimonio di moderati che l’amico Bajutti gli consiglia di non trascurare.-