I DOLORI DI SERRACCHIANI-MARAN-STRIZZOLO-ROSATO

Dolori, dolori verso un elettorato in libera uscita che strizza l’occhio a nuovi lidi e che non si riconosce in questa manovra che i deputati sopraelencati dovranno votare in parlamento. A sentire, di striscio ovvio, alcuni piddini udinesi sembra che il refrain sia: “sostenere un governo più a destra di quello di Berlusconi, Mai! Costoro, e la maggior parte dei “togliattiani” friulani guardavano piuttosto con interesse a Kristian Franzil impegnato a Napoli al congresso di RC.  E  con rifondazione si può ripartire. La  politica di Monti porta l’Italia al default, questo ha affermato Ferrero  a Napoli. Questa manovra va contro i precari e contro i lavoratori.  ” 
Ecco spiegati i contorcimenti acuti che colpiscono i leader regionali del PD.  Elezioni importanti alle porte e fra Di Pietro-Sel e ora RC le cose per Serracchiani non si mettono bene.
Pare che soprattutto fra i regionali vi sia l’intenzione di evitare l’appuntamento col voto alla camera.  IL PD sta scendendo paurosamente nei sondaggi e l’appuntamento alla camera con la manovra potrebbe essere fatale.