Come a Udine, il centrodestra a Grado è riuscito a sbagliare tutto quello che poteva sbagliare, mettendo sulla graticola anche il presidente della Git, Roberto Marin la cui posizione, dopo la bocciatura elettorale, sta creando più di qualche malumore in maggioranza. L’amministrazione comunale dell’isola, superata la breve parentesi di Kovatsh, ritorna a guida centrosinistra con la netta vittoria di Giuseppe Corbatto. Il sindaco ha annunciato ieri sera i nomi e deleghe della nuova giunta che verrà ufficializzata fra poco. Il primo cittadino manterrà le deleghe di Protezione civile, affari generali, bilancio, personale, frazioni e affari generali. La vice, come prevedibile, sarà Greta Reverdito con deleghe alle società partecipate, sanità, turismo e politiche sociali. Assessore esterno Luciano Cicogna, deleghe: edilizia, lavori pubblici, accessibilità urbana e gestione patrimonio pubblico. Maurizio Toso sarà assessore allo sport, pesca, caccia, attività produttive, ambiente, politiche giovanili e servizi cimiteriali. Giuseppe Marchesan, deleghe all’associazionismo, manutenzione e volontariato. Laura Zanella: istruzione, cultura e pari opportunità. Il sindaco ha precisato, «alcune questioni importanti come il futuro della casa di riposo non sarà sola materia dell’assessore competente. Ci sarà in primis il mio coinvolgimento diretto, ma soprattutto quello di tutto il consiglio: maggioranza e auspicabilmente anche opposizione perché alcune scelte determinanti per il futuro di Grado devono essere il più possibile collegiali». Il neo sindaco di Grado è consapevole del fatto che «Il lavoro è tanto, ci auguriamo di svolgerlo al meglio e soprattutto coinvolgendo il più possibile la cittadinanza. Vogliamo rispettare la promessa fatta in campagna elettorale e lasciare le nostre porte sempre aperte. Grazie ai miei assessori che si sono resi disponibili per assumersi questa responsabilità. A tutti noi e al consiglio comunale auguro buon lavoro». Il centrodestra è riuscito a perdere la guida dell’isola malgrado il soccorso dei “regionali”, Bini in testa, che si sono fiondati sull’isola per sostenere il presidente-candidato quota Forza Italia Marin. L’abuso di posizione dominante si è rivelata un “buso”.