Situazione in Friuli VG. Fratelli d’Italia ha eletto Gianni Candotto segretario provinciale di Udine e Francesca Tubetti di Gorizia. Domenica 26 novembre toccherà a Pordenone (in Fiera) dove favorito è l’uscente Loperfido. Sabato 2 dicembre gli iscritti della provincia di Trieste saranno convocati in stazione marittima. Si va così a chiudere la teoria delle assemblee provinciali che ha coinvolto il partito di maggioranza della coalizione di centrodestra. Successivamente i Benito Remix procederanno con quelli cittadini. Ma i fanali sono ancora puntati sui lavori di sabato scorso a Udine dove si è assistito a una feroce resa dei conti fra due correnti contrapposte. Quella del vice presidente della regione Mario Anzil e quella del consigliere regionale Stefano Balloch. Almeno 5 i nomi della corrente “rivignanese” che hanno messo il timbro sul congresso: Angela Piantoni da Rivignano, la più votata (96 voti), segretaria dell’assessore regionale; Davide Cantarutti da Cividale la cui elezione nel direttivo provinciale ha un significato politico notevole nell’area ducale; Roberto Falcone da Lignano e i due storici Bortolotti e Giau. Per converso, la corrente di Balloch è risultata travolta da quella di Anzil avendo piazzato solo due pedine: Enrico Bertossi e Letizia Ninino. Gli altri, liberi o in quota Barberio, Treleani e Antonio Falzarano dove, quest’ultimo ha fatto eleggere Michela di Paola e sostenuto Bortolotti e Cantarutti. Resta fuori la corrente del Medio Friuli guidata da Lenoci-Zanor. Mai in partita. Ora Candotto dovrà nominare i 7 componenti del direttivo e ci sono già i veti.
Si può dire che è stato un congresso divisivo, ancorché “farsa” per dirla secondo alcuni iscritti, che ha evidenziato una profonda lacerazione interna. Vecchie incrostazioni ancora intatte che risalgono alle polemiche sulla formazione delle liste per le comunali e regionali della primavera scorsa. La teoria dello spostamento al centro del partito non è bastata a superare la Lega a livello regionale. Ora I Benito Remix sono diventati grandi e, come visto a Udine e nelle grandi città, la trasformazione dell’impianto è stata rapidissima. Da Dio Patria e Famiglia a famiglia delle tessere.