L’anticipazione la riporta il sito “NordEst24” il cui testo sconfina fino a un probabile rimpasto di governo determinato dal caso Santanché. Al lavoro Giorgia Meloni che propone un un ticket per Luca Zaia nel governo in modo da traghettare la presidenza della Regione Veneto verso Fratelli d’Italia. Si parte da qui. “È la trattativa che potrebbe sbloccare il braccio di ferro con i leghisti per la successione del Doge. La possibile uscita di Daniela Santanchè, la ministra di FdI finita a processo per il caso Visibilia con l’accusa di truffa all’Inps, potrebbe innescare un rimpasto di governo. E l’attuale presidente del Veneto, che non si può ricandidare perché giunto al massimo dei mandati previsti per legge, sarebbe l’uomo giusto al momento giusto”. Su questa ipotesi la presidente del consiglio potrebbe convincere lo stesso Salvini ad accettare che il Veneto vada a Fratelli d’Italia. La prospettiva ha entusiasmato i “papabili” Luca De Carlo (sabato scorso a Pordenone dall’amico Alessandro Ciriani) e Raffaele Speranzon. Se lo scambio “ministro-presidente di Regione” dovesse andare bene a Matteo Salvini, di certo i suoi uomini sul territorio del non si metterebbero di traverso. A questo punto si apre la partita del FVG. Accontentata Giorgia Meloni che punta a conquistare una regione del Nord, automaticamente le pressioni sul Friuli si smorzerebbero e la Lega avrebbe il via libera dell’alleanza per candidare un esponente del Carroccio nella regione di Fedriga. E qui rimbalza la questione del terzo mandato. E se invece del presidente uscente il candidato fosse una donna?