Ad un certo punto della coloratissima festa di ieri sera a Lignano, poco dopo lo spalancamento lirico-cosmico dell’inno d’Italia, ha fatto il suo ingresso al resort “Frecce Tricolori” di Pineta, fra lo stupore dei presenti, la segretaria cittadina di Udine della Lega, Francesca Laudicina. La teorica della candidatura bis di Peter Fontanini sindaco trombato. La sua presenza è stata subito intercettata da Luca Vidoni (vedi foto) capogruppo di Fratelli d’Italia a Udine, che ha cercato di rendere politicamente “abitabile” il passaggio della collega nella filiale lignanese dei Benito Remix cogliendo l’improvvisata della leghista per organizzare i lavori del consiglio comunale convocato per domani sera. Vidoni ha cercato di circoscrivere il colloquio alle faccende udinesi ma i vertici regionali (presenti in forze all’aperitivo), hanno messo legna da ardere sull’incursione dell’ex assessora comunale di Udine. In regione sono iniziate le manovre sulla distribuzione degli incarichi nelle partecipate. L’avvocato Marco Monaco, molto vicino a Riccardi Forza Tragica, ha preso il posto di Gabriele Fava in Autostrade Alto Adriatico e in Friulia si dà per certa la riconferma di Federica Seganti. Gli alleati sostengono che l’eventuale nomina di Seganti vada considerata in quota Lega, Marco Dreosto, ufficiale di collegamento fra la giunta e la segreteria ritiene invece che Seganti vada perimetrata all’interno del presidente Fedriga. Una sua scelta. Solo che il presidente Fedriga fa parte del gruppo consiliare della Lega pertanto è impossibile attribuire la “copertura” politica al presidente della giunta Fvg. E gli alleati scalpitano. Le legittime richieste, visti i risultati alle prossime europee, si concentrano su Fvg Strade cui sembra che Fantelli sia in uscita. Ma c’è un altro spigolo da smussare. Ieri sera, gli occhi di molti dei presenti erano puntati su Grado. Che accade sull’isola? Lega e Forza Italia hanno abbandonato la coalizione e individuato il presidente della Git, in clamorosa situazione di abuso di posizione dominante, come candidato sindaco. Fratelli d’Italia, con Coraggio Italia e una civica si sono schierati con Bredeon. Coalizione divisa. E qui spunta il caso Git. Se Roberto Marin uscisse sconfitto dalle comunali chi andrebbe a ricoprire la presidenza? mica tornerà in Git? Gli alleati osservano: poteva dimettersi e partecipare alla campagna elettorale. Troppo comodo. Saette e partecipate a poche settimane dal voto.