E’ stata annunciata per venerdì 15 novembre, alle 17.00, con tanto di presenza del titolare di “Neuro&Promos Spa”, come fosse un Fedez del Cormôr, ovvero l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Bini, la rassegna “Ideanatale” da venerdì 15 a lunedì 18 novembre. Dicono: Tantissime idee regalo e interessanti proposte per addobbare la casa e apparecchiare la tavola delle feste. E’ previsto anche uno spazio per il gioco del Burraco e un’anteprima nazionale dei “Racconti di Natale” di Carlo Sgorlon. Gli amministratori dell’ammuffito Ente udinese, sperano che alla rassegna “accedano migliaia di visitatori di tutte le età, il piacere del regalo e l’attesa per la Festa più bella dell’anno”.
In realtà dopo la “magra” di Casa Moderna non si vedono lampi di interesse per una ribollita che funziona solo per forza d’inerzia. E il confronto con la diretta concorrente Pordenone è impietoso. La Fiera di Pordenone macina record e, con l’utile che avrà a disposizione, 4 milioni e 300 mila euri, imprimerà una mezza rivoluzione che comprenderà anche la ristorazione, gli istituti di credito e un servizio bar moderno ed efficiente. A Udine invece, per tenersi in piedi, l’Ente è costretto ad affittare gli spazi ad enti pubblici come Arpa, Aziende sanitarie o il comune di Udine che ha disposto di affidare l’utilizzo di uno stand dell’Ente Fiera per lo svolgimento delle prove scritte di un concorso pubblico convocato il 6 novembre. Costo: 3.000 euri. Dal canto suo, il presidente di Pordenone Fiere Pujatti ha dato un nome alla circostanza favorevole: “Il momento della svolta” e nei dettagli spiega: «I risultati, anche economici, che abbiamo davanti ci permettono di mettere in piedi diverse operazioni. Tra queste c’è anche quella relativa al nuovo ingresso Sud del polo di viale Treviso. Come? Con fondi propri e il contatto con un istituto di credito del territorio. Un’operazione finanziaria interna, quindi, senza il bisogno di attingere ai finanziamenti pubblici. Una parte “corrente”, quindi utilizzando i fondi della Fiera (gli utili) e un’altra a credito, com’è normale per i soggetti privati». Diverso l’approccio nel cuore del Friuli dove si spera nel Burraco, nella presenza del titolare di “Neuro&Promos Spa” per iniettare risorse, nelle aziende sanitarie o altri enti pubblici, a Pordenone invece si fa fatturato. Fra i soci del polveroso Ente in riva al Cormòr (Ud) spiccano la CCIAA di Udine-Pordenone del sughero Da Pozzo; il comune di Udine; Unione Artigiani Piccole Medie Imprese Udine servizi del presidente Tilatti (membro CNEL) e Intesa San Paolo. A testimonianza della ruggine che incrosta la Governance, il bilancio più recente pubblicato sul sito “Campus Fiera di Udine” è datato 2016, epoca Luisa De Marco. A Pordenone il “Momento della svolta”, a Udine quello della “stanchezza”