La “riconversione” dell’Ente Udine Gorizia Fiere di Martignacco era stata presentata recentemente in pompa magna dall’assessore regionale Bini: diventerà un “Campus” sul modello delle Università americane. L’esponente di giunta disegnava parchi, palazzine, padiglioni, orti botanici, ma di campus nemmeno l’ombra. Nessun privato aveva abboccato al Vanna Marchi nostrano. Per converso, gli spazi sono stati affittati solo a società a partecipazione regionale. Tutto in casa e un giro di cassa: Sanità e Arpa. Ma oggi la sorpresa: L’annuncio è stato dato dal sociologo udinese Marco Orioles che in rete, due ore fa, ha reso noto: «Se state passando dalla Fiera di Udine, non vi spaventate quando avvisterete migliaia di musulmani e musulmane di tutte le età e provenienze vestiti con gli abiti spesso coloratissimi delle migliori occasioni. Quella folla si sta semplicemente radunando in maniera pacifica al padiglione 6, su impulso dei tre centri islamici cittadini, per celebrare la Festa del sacrificio, una delle due solennità della seconda religione globale insieme a quella che cade al termine del mese sacro di Ramadan. A chiunque fosse al corrente della tradizione di questi popoli di macellare in questa occasione un animale con il sacrificio rituale – la recisione della giugulare, rito condannato dai movimenti animalisti ma condiviso anche dalle comunità ebraiche – sappiate che nessun friulano di fede islamica oggi sgozzerà una povera bestia magari nel cortile di casa. La pratica è delegata infatti ai macelli non solo locali che approvvigioneranno i negozi udinesi dove le famiglie hanno da tempo ordinato il quantitativo di carne necessario per festeggiare insieme destinando come da prassi una parte del succulento cibo agli amici che si recheranno in visita nei prossimi giorni – la festa dura fino al 20 – e ai bisognosi. Il Ministero della Salute ha reso note in anticipo le indicazioni operative e le misure da mettere in atto per la corretta macellazione degli animali: si ribadisce che, ai sensi dell’art. 4 comma 4 del Regolamento (CE) 1099/2009, tali operazioni possono essere effettuate esclusivamente negli impianti autorizzati. Domani la cronaca di questo giorno speciale per l’ormai folta e sfaccettata comunità islamica che non festeggia solo nel capoluogo ma in tutta la regione». L’Eid al-Adha è una festa musulmana durante la quale viene ricordato il sacrificio di Abramo. Ai dirigenti della Spa fieristica, visto che a nessun privato interessano quegli spazi, ma fanno solo solo un giro di cassa tra enti pubblici come Arpa o Sanità, non pareva vero di poter ospitare la comunità islamica. Di fronte alla richiesta dei beduini passa in secondo piano anche l’allarme lanciato dalla sindaca di Monfalcone Anna Cisint (sotto scorta) che da anni denuncia il processo d’islamizzazione in atto. Ma c’è di peggio. L’ente fiera, concedendo lo spazio, avalla lo stato di segregazione della donna. C’è una rete che separa femmine dai maschi. Recentemente, per tentare di favorire la sua rinascita, si è tentato di “diversificare” la sua funzione. E, da quartiere fieristico, di affari e di novità economiche-industriali è diventata una struttura polifunzionale regionale per organizzare e ospitare non solo mostre ed esposizioni, ma anche incontri, convegni, congressi e workshop. Fra questi anche la festa dell’ Eid al-Adha. Schiaffo all’Occidente. Con la complicità della regione Fvg.