8 Febbraio 2025 - 8:01 pm


Il blog dei badilanti

radiobadile@gmail.com
Breaking News

FedrigaS’Imbriga Exxx…Polzive!!! Bufera di SanSilvestro sul cerchiobottista presidente Fvg che esprime solidarietà al chirurgo di Trieste. “E’ una campagna di odio basata su falsità”. La versione di Franco: mai rinunciato all’intervento. I feddayn NoVax attaccano.

 

 

Fonte: “La Verità”. Val la pena ricordare che nel dicembre 2021, allorché imperversava il ceppo Omicron del corona virus, pur di non riconoscere l’evidenza, cioè che i vaccini non bloccavano i contagi, mentre la variante, dalle manifestazioni cliniche più blande, stava immunizzando naturalmente la popolazione, il presidente Fedriga, insieme ai suoi colleghi, spinse per un inasprimento delle regole.

Finalmente, dopo giorni di attesa, il presidente esprime “Solidarietà al professor Mazzaro. Una campagna di odio basata su falsità (anche dopo chiarimento di Asugi che ricostruisce tutta la vicenda) ha portato a minacce di morte al professionista e alla sua famiglia. Il primario si era autosospeso”. Il caso è quello di un paziente cardiopatico di 63 anni, non vedente, che è stato escluso dalle liste d’attesa negandogli un intervento salvavita al cuore perché l’uomo aveva rifiutato di sottoporsi a 4 vaccinazioni che i medici gli avevano raccomandato. La vicenda è stata dettagliatamente riportata dal quotidiano “LaVerità”. Partendo dal seguente giudizio molto “tranchant” sul presidente: Anziché difendere i diritti costituzionali del malato, che magari sarà anche una testa calda però dev’essere curato a prescindere dalle sue convinzioni, il governatore leghista si è schierato al fianco di Enzo Mazzaro. Costui è il primario della cardiochirurgia che ha firmato la lettera indirizzata a Franco e che, sabato, si è sospeso, presentando una denuncia per via delle minacce social ricevute, estese anche ai suoi familiari. «Solidarietà al prof.Mazzaro», ha twittato Fedriga. «Una campagna d’odio basata su falsità (anche dopo chiarimento dell’Asugi, che ricostruisce tutta la vicenda) ha portato a minacce di morte al professionista e alla sua famiglia. Ringrazio tutto il personale sanitario che ogni giorno salva vita umane». Anche se non sono vaccinate, giusto? – Rimbeccano sul quotidiano. Chiariamoci: nessuno, ammesso abbia sbagliato, merita di  essere intimidito; men che meno si possono mettere a repentaglio la serenità e l’incolumità di mogli e figli di chi è bersaglio delle intollerabili vessazioni. È giusto che i responsabili di certi gesti inqualificabili siano individuati e perseguiti (…). Ma il punto più importante è un altro. Si deve – scrivono su “La Verità” – riconoscere che è possibile condannare i babbei che hanno minacciato il dottor Mazzarro, criticando al contempo la scelta del reparto da lui diretto. Tanto più che la replica dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano-isontina, al contrario di ciò che sostiene il presidente della Regione, non spiegava  proprio nulla. Anzi: in sostanza, confermava quello che aveva scritto La Verità. Il nosocomio provava, semmai,a scaricare la colpa sul paziente stesso: l’uomo sarebbe stato cancellato dalla lista d’attesa perché, dopo il tira e molla sui vaccini, era stato lui a rifiutare l’operazione. Che sarebbe stata possibile, garantivano i camici bianchi, se egli avesse firmato il «modulo di consenso per l’assunzione di responsabilità in caso di complicanze causate dalla mancata profilassi». A noi, Franco ha dato una versione molto diversa: ha giurato che nessuno gli ha mai prospettato questa possibilità, né gli ha  parlato di un formulario che, altrimenti, avrebbe sottoscritto – ha assicurato lui – «senza indugio». D’altro canto, l’Asugi è stata costretta ad ammettere che, «nella lettera inviata al paziente, in effetti si fa menzione al  solo aspetto del rifiuto alle vaccinazioni raccomandate e non al rifiuto a sottoporsi anche alla procedura chirurgica». Al netto dell’italiano un po’zoppicante, la nota ha certificato che l’ospedale (per una svista? Per una dimenticanza? Perché voleva proprio punire il renitente?) non aveva accennato alla presunta rinuncia all’intervento da parte di Franco. Chi ha ragione? In un caso simile, quando a rinviare operazioni, comunque non essenziali, causa diniego del vaccino. Ora potrebbe intervenire la Procura di Trieste. Solo che, quando abbiamo contattato gli uffici del magistrato, i funzionari sono caduti dal pero. La sentenza l’ha scritta sui social Fedriga, il quale si è premurato pure di rispondere a chi gli obiettava che, con quel post, il governatore rischiava di «acuire la tensione»: «Evidentemente lei non ha letto cosa ha scritto l’azienda sanitaria». Meglio così: come abbiamo dimostrato, la toppa era peggiore del buco.

Related posts