19 Febbraio 2025 - 11:56 am


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ElezioniTritoni Exxx…Polzive!!! L’opposizione inchioda la maggioranza in commissione sulle modifiche alle leggi elettorali: Qual’è il risparmio di spesa? E quale sarà quello per le elezioni delle nuove province? Moretti evoca il film “Vogliamo i colonnelli”.

 

Dopo più di sette ore di discussione, il Centrodestra ha votato compatto a favore del testo che abbassa al 40 per cento la percentuale di voti al primo turno utile a evitare il ballottaggio, e consente il terzo mandato del sindaco in tutti i Comuni della fascia demografica da 1001 a 15mila abitanti. Per l’opposizione queste correzioni sono inaccettabili, in quanto poco rispettose dei princìpi di democrazia e partecipazione.

Resoconto dì metà mattinata di ieri. E’ in corso il dibattito in commissione regionale Fvg sulle modifiche alle leggi elettorali regionali. Per quali ragioni la maggioranza vuole modificarle? Secondo il testo presentato dalla Giunta il motivo principale è il contenimento delle spese. Per questo motivo il consigliere Moretuzzo va al sodo e domanda: “Siete in grado di quantificare il risparmio?”. La risposta arriverà nel pomeriggio. Interviene il consigliere Martines che osserva: “Dite di voler risparmiare ma non dite nulla su quali saranno i costi dell’elezione diretta delle nuove province che volete reintrodurre, siete un pò in contraddizione”. Insomma il motivo che spinge la maggioranza a modificare le norme pare essere solo quello di natura economica. E la maggioranza s’incarta su ragionamenti completamente assurdi che non stanno né in cielo né in terra (Maurmair cita esempi di fine ‘800). “Se si tratta di risparmiare – tuona Putto – potevate risparmiare i 140mila euri che avete dato ad Agenas, oppure i 100mila euri per le rassegne dei pignarui”. Ma quale sarà il reale risparmio? Boh. A prescindere (cit),il centrodestra conta di approvare le modifiche già al prossimo consiglio regionale. Gli aggiornamenti sono i seguenti: “In particolare, mantenendo un numero di mandati illimitati per i sindaci dei comuni sino a 1.000 abitanti, si porta a tre il numero dei mandati consecutivi consentiti nei comuni della fascia demografica da 1.001 a 15.000 abitanti”. La seconda novità è quella che introduce un correttivo al sistema elettorale dei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, la cui finalità è rendere meno frequenti i casi di secondo turno di votazione (c.d. ballottaggio), ove ricorra una serie di condizioni che si vanno ad illustrare. Scopo della modifica normativa è l’evidente risparmio di spesa che si produrrà in tutti i casi in cui gli Enti interessati vedranno le elezioni concludersi al primo turno di votazione. Si prevede che venga proclamato eletto al primo turno il candidato sindaco che ha ottenuto il maggior numero di voti validi, a condizione che abbia conseguito almeno il quaranta per cento dei medesimi”.

Per il consigliere Russo: “Il costo della democrazia è una voce da non discutere mai. Vi prego di cancellarla per la dignità dell’opera dei legislatori. Per Cosolini: “La democrazia non può essere considerata un costo. Non vorrei scoprire che costa meno della campagna Io sono Fvg. Di questo passo, con la scusa di ridurre i costi, si voterà ogni dieci anni o ogni 18. In questo modo si riduce il senso della pluralità di opinioni nel caso dei comuni al ballottaggio”. Per Honsell “non c’è alcuna ragione di abbassare il quorum dal 50 al 40%. Anche le dittature hanno enormi risparmi, non si vota mai. Vi ha bruciato la sconfitta di Udine? ma quella era annunciatissima, malgrado tutti i rimedi che erano stati applicati. Anche le creme antiustione!”.

Nuovo round il pomeriggio per chiudere il dibattito e portare l’esito favorevole, coi voti della maggioranza, in consiglio a metà marzo. In tempo per le elezioni di giugno. Elezioni-Tritoni nello spirito del formidabile “Vogliamo i colonnelli”.  

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