Poco dopo l’incontro coi candidati che si è svolto sabato scorso al palamostre di Udine, Salmé e De Toni si sono fatti immortalare dietro un poster dal titolo: “Io sono udinese e il Friulano nel mondo come valore universale”. A giudicare dall’aspetto dei due, sembra che dietro alla simbolica foto del valore universale vi sia già un’intesa che potrebbe concretarsi dopo il primo turno. Va da sé che il ballottaggio per le comunali in città è un’ipotesi su cui il centrosinistra sta lavorando seriamente. E, a giudicare dall’immagine, sembra che il candidato sindaco Stefano Salmé si sia già portato avanti coi lavori. Il ragionamento che serpeggia nel quartier generale del candidato sindaco De Toni va in questa direzione: Il sistema elettorale per il Comune prevede due turni. Per quanto riguarda il primo turno, più gente vota più è complicato per un candidato sindaco raggiungere il 50% più uno e quindi vincere subito. Una tesi che ha il suo fondamento e che costringerebbe il centrodestra a rincorrere il candidato De Toni che si presenta diviso al primo turno ma che al secondo potrebbe essere favorito da un accordo, non solo con Marchiol, ma soprattutto con Salmé. Il già candidato sindaco nel 2018 si era accordato al secondo turno con Fontanini, contribuì alla vittoria, venne premiato con la presenza in giunta della di lui moglie che poi Fontanini cacciò. Come si dice in questi casi, evocando il Film: La vendetta è un piatto che si serve freddo.