Dopo la visita a Gorizia, il ministro alla cultura che Giorgia Meloni ha preferito al laico Giordano Bruno Guerri ha fatto visita alla parte più cristiana di Aquileia, quella della Basilica (come tutti sanno l’ex colonia è divisa in due: laica e cattolica). Un incontro concertato grazie all’intuizione dell’assessora alla cultura Fvg Gibelli che è riusucita ad incastrare la visita del ministro con Gorizia. Nel capoluogo isontino Sangiuliano è stato accolto dal presidente Fedriga, dall’intera giunta comunale guidata dal sindaco Ziberna, dai parlamentari Rizzetto, Panizzut, Tubetti e dal presidente del Gect Paolo Petiziol. Un incontro cui il ministro ha assicurato la massima disponibilità per Gorizia capitale d’Europa del 2025. Il ministro si è poi fiondato a Trieste ed infine ha raggiunto Aquileia. Nell’ex colonia romana c’è stata la grande sorpresa per l’ambasciatore dell’Opus Dei: assieme alla foltissima delegazione degli ex BenitoRemix era presente anche la coppia Cerno-Balloch in cerca di visibilità e voti per le prossime regionali (Balloch è candidato con Fratelli d’Italia). E’ molto probabile che Sangiuliano sia stato costretto a sfoderare tutte le risorse diplomatiche che possiedono i napoletani per fare buon viso a cattivo gioco nel trovarsi di fronte la coppia omosex più famosa d’Italia. Il ministro sanfedista (colui che voleva censurare la pericolosa militante lgbt Peppa Pig), si è trovato fra l’incudine dell’illuminismo aquileiese e il sanfedismo vaticano. Secondo le sacre scritture, l’omosessualità si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e nelle differenti culture. La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile. Presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che «gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati e sono contrari alla legge naturale». Forse, la presenza del candidato Balloch con Fratelli d’Italia alle regionali può avere una spiegazione: Chiedere l’indulgenza e il perdono dei peccati. Alle urne il giudizio.