Emergono particolari inquietanti dietro la candidatura a sindaco di Iginio Coradazzi a Forni di Sopra. E’ il presidente della società cooperativa idroelettrica locale. I profili di un clamoroso conflitto d’interessi affiorano già dalla lettura dei nomi di alcuni candidati infilati nelle due liste che lo sostengono: Forni Futura e Forni da Vivere. Spuntano i nomi di Roberto Cappellari, vice presidente; Roberto Coradazzi, presidente collegio sindacale; Ivan Chinese del reparto tecnico e Sabrina Antoniacomi amministrativa. La formazione “Idroelettrica” si è posta un obiettivo, quello di rientrare nel “giro” delle forniture di energia elettrica del comune di Forni di Sopra dopo la bocciatura dell’autorità rispetto ai prezzi di mercato decisamente più alti della media. Il candidato sindaco da 6 anni ricopre la carica di presidente della società. Per un lungo periodo è stato anche vice oltre che ad essere dipendente comunale di Forni e dimessosi inspiegabilmente alla fine del mese di dicembre 2023. Il sindaco Lenna, nello spirito di ridurre la spesa dei costi di gestione e favorire l’efficienza de servizio, si era affidato ad una società esterna per analizzare gli importi e valutare le offerte presenti sul mercato. Nel febbraio del 2024 il comune delega alla Comunità di Montagna il compito di espletare la procedura aperta per l’affidamento della fornitura di energia elettrica al servizio delle utenze del comune di Forni di Sopra. Stranamente la Società Cooperativa Idroelettrica del presidente Coradazzi non ha partecipato alla gara. Eppure, nel mese di marzo del 2023, il responsabile del settore Area Tecnica Lorenzo Antoniutti (già vice sindaco) aveva disposto l’approvvigionamento dell’energia elettrica per il comune pari a un impegno di spesa di 35mila euri. Secondo una società specializzata sull’analisi dei consumi e delle forniture di energia elettrica, si deduce che in fattura “viene applicato sulle componenti, quali dispacciamento, quote fisse e altre componenti, un prezzo superiore che ha come conseguenza la spesa per la materia energia maggiore se confrontato con le convenzioni Consip, implicando un costo maggiore di 5.200 euri. A tal proposito è illuminante la relazione di Francesco Lessanutti, consigliere della Società Cooperativa Idroelettrica che spiega il motivo per cui la società di Coradazzi non ha voluto partecipare all’asta pubblica: «non è concorrenziale e non riuscirebbe a garantire il risparmio imposto rispetto ai prezzi Consip». Ecco perché s’infittiscono i sospetti che vi sia qualcosa di poco chiaro nella candidatura di Iginio Coradazzi. Le anomalie che portano a un costo poco concorrenziale sulla fornitura di energia elettrica si riscontrano alla voce “dispacciamento” che, dal mese di marzo 2023 è stato maggiorato di 10 euri a megawatt. Notare le coincidenze: Coradazzi si dimette da dipendente comunale; il vice sindaco esce dalla giunta. Ambedue animatori del “Cartello Elettorale” Idroelettrico. Si sente puzza di bruciato fino a Tolmezzo. Carnia infetta, elezione malata.