Dipiazza è un vulcano e intuisce al volo la genialità, l’idea, la prospettiva e il futuro. Non è l’unico che ci tiene a Trieste, come il candidato Antonione. C’è anche Sgarbi che, fresco di irriverente espulsione dalla soprindendenza del polo museale veneziano, intende sfruttare porto vecchio come sede distaccata della Biennale d’Arte che si apre a Venezia in giugno. Dipiazza stravede per il progetto sgarbiano: una mostra per il 150.o dell’Unità d’Italia nel ristrutturato magazzino 26 del PORTOVECCHIO. Sgarbi curerà il Padiglione Italia della Biennale e il tratto Venezia-Trieste farà da baricentro per l’arte contemporanea in FRiuli. Non è un caso che proprio oggi alle 12 il sindaco abbia convocato i giornalisti per sostenere l’idea. La campagna elettorale è avanti e Dipiazza l’ha capito. La sua agitazione è confermata dal fatto che lui stesso afferma: “E’ l’ultima occasione per ribaltare l’assetto di potere Triestino.”