14 Maggio 2025 - 1:11 am


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DeToniSuiCarboni Exxx…Polzive!!! La città brucia e il sindaco va in vacanza. Tira pacco al vertice sulla sicurezza. Fulminea reazione del centrodestra: Convocare un consiglio comunale straordinario. La città nelle mani delle baby gang. Il disordine sulle deleghe. Macerie a palazzo D’Aronco.

 

Stamattina un pakistano, appena uscito dalla Questura per dei controlli, è stato arrestato per danneggiamento aggravato di un semaforo in piazza XXVI luglio e denunciato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Udine irriconoscibile. Gli stessi uffici della Questura, nella persona del capo di gabinetto, fanno sapere che Udine: “E’ una città sicura e senza baby gang“. Sarà anche così ma ieri sera alle 19 il centro era vuoto. Vuoto.  
Centrodestra di Udine invece, scoppiettante e aggressivo che non si lascia sfuggire nemmeno una scivolata dell’avversario per spingerlo al tappeto. E di scivolate, clamorose, la maggioranza De Toni in questo primo segmento di amministrazione ne ha compiute a bizzeffe. Ma la doglianza principale sulla quale il centrodestra non perdona è la sicurezza, lo standing identitario di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, civica Fontanini e Identità Civica. Ormai la città è in mano alle baby gang, anche se il capo di gabinetto della Questura smentisce, i residenti hanno paura a uscire di casa. A qualsiasi ora si rischia di venire aggrediti dagli stranieri. I casi recenti parlano. Città invivibile. Pertanto, Vidoni, Michelini, Laudicina, Manzan e Barillari annunciano che a breve inizieranno le operazioni di raccolta firme per la convocazione di un consiglio comunale straordinario. Una proposta del consigliere Pittioni. La situazione è di emergenza e la testimonianza che al sindaco (principale responsabile) non frega nulla dei suoi cittadini è stata resa nota dal centrodestra stesso durante la conferenza stampa al Ramandolo di stamattina: Ieri si è riunito il Comitato per l’ordine e la sicurezza di Udine cui hanno partecipato il Prefetto, il Questore, Polizia Locale e Comune di Udine. Il sindaco, in turnée a Milano a presentare un progetto innovativo di un privato (gli hanno chiesto dei colori del Friuli) era rappresentato da tre assessori: Venanzi, Toffano e Gasparin. Una dimostrazione di poco interesse per un fenomeno che ha raggiunto livelli di criticità mai visti prima. L’opposizione ha messo in evidenza la curiosa e disordinata scelta di spezzettare le competenze della sicurezza per affidarle a tre assessori diversi. I risultati si vedono. Si può rimediare solo con la presenza di un security manager. In quanto agli strumenti a disposizione di un amministratore, la minoranza chiede che si faccia ricorso alle ordinanze sul modello intrapreso da Fontanini.
Giulia Manzan ha invece posto la questione dei minori stranieri non accompagnati. Il vero problema di Udine. La convivenza in città è impossibile e la capogruppo della Lista Fontanini propone che le cooperative che gestiscono i minori si dotino di misure di sicurezza e di educatori adeguati. Servono controlli maggiori in entrata e in uscita dalle strutture. Nella Casa dell’Immacolata è un Far West. Si può e si deve fare di più. Barillari di Forza Italia fa lo spiritoso: “FeliceOttoDeToni”, per via degli otto milioni di euri succhiati ai cittadini con l’aumento dell’Irpef. Al netto delle battute, è bene che il centrodestra inizi ad attrezzarsi per la riconquista della città. La smetta con le paranoie interne ai partiti e gli errori infantili commessi un anno fa. Si cerchi un leader che sappia costruire una buona leadership, e decida. Il successo è servito su un piatto d’argento. Ballottaggio o no. 

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