19 Febbraio 2025 - 3:06 am


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D’AgostinoPrimino Exxx…Polzive!!! L’ex presidente del porto di Trieste nominato al vertice della Technital, società d’ingegneria di Verona che ha progettato il Mose. Il legame con la Fincosit di Mazzacurati e Baita.

Zeno D’Agostino salta la barricata e passa al privato. L’ex presidente del porto di Trieste e attuale presidente di Espo nominato al vertice di Technital, progettista delle maggiori opere portuali italiane appaltate a Fincosit. Formalmente Technital appartiene invece a due fiduciarie, ma svariate sono le testimonianze di un legame con la proprietà di Fincosit, a partire dai verbali degli interrogatori a Giovanni Mazzacurati e Piergiorgio Baita, ex presidente del Consorzio Venezia Nuova e ex amministratore delegato dell’impresa di costruzioni Mantovani, al centro (come Grandi Lavori Fincosit) dell’inchiesta sulle tangenti del Mose, per cui proprio Alessandro Mazzi patteggiò due anni, 4 milioni di euro di risarcimento e sospensione condizionale della pena. Zeno D’Agostino, dopo 9 anni, aveva deciso di lasciare qualche mese prima della scadenza la guida dell’Autorità di sistema portuale di Trieste e Monfalcone. Non sorprende quindi che, mai arrivata (o mai resa nota e comunque snobbata) la chiamata dal settore pubblico, forse per il filo che da sempre lo lega, politicamente, più ad ambienti di centrosinistra che non all’attuale maggioranza di Governo, D’Agostino abbia accolto la profferta della concittadina Technital. La società d’ingegneria di Verona ha infatti reso noto ieri, martedì, di aver nominato D’Agostino presidente, come successore di Alberto Scotti (prima amministratore delegato e poi presidente) che dopo 38 anni di gestione, assumerà il ruolo di vicepresidente e accompagnerà l’inserimento di D’Agostino fin a quando sarà ritenuto necessario. Technital, che tra le varie opere ha progettato anche il Mose per la difesa di Venezia, con Zeno D’Agostino, “che ha vasta esperienza nazionale e internazionale”, riporta una nota della società, intende “dare un nuovo impulso al suo sviluppo, nella continuità e in aderenza alle nuove esigenze del mercato dell’ingegneria”. Grande soddisfazione ha espresso lo stesso D’Agostino, “contento di affrontare una nuova avventura professionale vicino “a casa, vicina alla mia famiglia”. Il manager ha spiegato che valuterà nei prossimi giorni l’opportunità di dimettersi dalla presidenza di Espo, associazione delle autorità portuali europee, un mandato che scadrà a novembre. La nuova “avventura” professionale gli consentirà, ad ogni modo, di tenere più d’un piede nei porti italiani. 

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