16 Gennaio 2025 - 4:13 pm


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LegaMotosega Exxx…Polzive!!! La calura arrostisce il Centrodestra alpino. Sportellate da Gran Turismo per gli 8 posti dell’ufficio di presidenza della Comunità della Carnia. La Lega ne prenota 4. Briciole a Fratelli d’Italia e PD. Forza Italia in parcheggio ai boschi carnici. Ma la valle è travolta dai bollenti spiriti di un amministratore.

 

I rimbalzi delle valli riportano i segnali di un sorprendente attivismo della Lega occupata a compiere il grande balzo verso il controllo totale della Comunità Montana della Carnia. Lo testimonia il fatto che ieri è stato avvistato il segretario provinciale Bosello cavalcare a bordo della sua moto i sentieri alpini. Per capire l’attivismo leghista sull’esecutivo della Comunità occorre ricordare le trattative sottobanco che hanno portato alla riconferma di De Crignis presidente (3 agosto) dove un ruolo decisivo lo ha avuto proprio il Carroccio che ora passa all’incasso. In termini pratici i salviniani pretendono almeno 4 poltrone su 8 nell’ufficio di presidenza. A Fratelli d’Italia dovrebbero andare una o due e il resto al Pd che comunque si porta in dote già il presidente. A Forza Italia resta, per ora, la presidenza del Consorzio Boschi Carnici (Cacitti) che comunque quest’anno va al rinnovo. Riusciranno gli azzurri a mantenere la poltrona? Tornando alla scoppiettante Comunità della Carnia viene data per scontata la riconferma di Claudio Coradazzi (Lega) nel ruolo di vicepresidente a rappresentare la Val Tagliamento. Fuori da ogni dubbio anche la poltrona per Marco Clama (Lega) intestatario della valle del But. La Lega avanza pretese nella Conca Tolmezzina che indica Lorena Paschini (Lega) da Verzegnis ma per il sindaco Roberto Vicentini la proposta è irricevibile. Il primo cittadino spinge in favore del fidatissimo Gianalberto Riolino di Fratelli d’Italia ma manca la condivisione della maggior parte dei 28 sindaci. Per il Pd si fa il nome di Coriglio Zanier a rappresentare la Val Tagliamento. In tutto questo zigzagare di sistemazioni da dietro le vette alpine incombe l’ombra dell’assessore regionale Barbara Zilli. Uno dei suoi uomini, il sindaco Giatti di Villa Santina (ex Benito Remix), ha già il nome per l’esecutivo: quello di Adelia Candotti, anche lei della Lega. L’astuto primo cittadino non spende la candidatura di Candotti come rappresentante della Val Tagliamento, bensì per quella della Val Degano che sarebbe l’area del consigliere regionale Manuele Ferrari (ex Pd ora Lega). Cosa nasconde la soluzione “Adelia”? Permette a Giatti di rafforzare il suo credito in Lega avendo già “ingoiato” la nomina di Bano (quota Zilli) alla presidenza del Consorzio Industrial Park e di preparare la poltrona in giunta nel comune di Villa alla consigliera Eleonora Mazzolini. L’incastro è da manuale. Si “promuove” l’assessora Adelia Candotti in Comunità Carnia per sistemare la ventenne Mazzolini penalizzata dalle poche preferenze ottenute alle ultime comunali. Una triangolazione che porta con sé ben altre ragioni che non sono politiche ma che conducono a bollenti spiriti. Puledre e presidenze. La calda estate della Lega.     

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