18 Febbraio 2025 - 5:07 pm


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CroceGrossaPalmanova Exxx…Polzive!!! Affiora il sospetto di interessi in conflitto che coinvolgono un dipendente dell’Azienda Sanitaria. E’ presidente del Comitato della CRI locale che ha in appalto il servizio di trasporto sanitario in emergenza: Circa un milione di euri/anno.

 

Nell’ambiente delle “croci” la vicenda del Comitato della Croce Rossa di Palmanova rimbalza da un equipaggio ad un altro. Il motivo è assai curioso. Il suo presidente, Denis Raimondi, ricopre la carica da circa 10 anni. Esattamente dal 2015, anno in cui è stato nominato dal Presidente della Croce Rossa Nazionale. I suoi predecessori rimanevano in carica al massimo tre anni per un principio naturale di rotazione. Il particolare della durata è singolare e lo spiegheremo fra poche righe. Da diversi anni, l’Azienda Sanitaria Friuli Centrale si avvale della varie “Croci Rosse”; “Croci Verdi” e “Sogit” per supportare l’Azienda nel servizio di trasporto sanitario di emergenza e urgenza. In attesa dei nuovi bandi, i rispettivi Comitati svolgono il servizio in regime di proroga. L’appalto del servizio per il territorio di Palmanova e di San Giorgio di Nogaro è stato affidato alla Croce Rossa Odv Comitato di Palmanova. Impegno di spesa dell’Azienda è di 970.900 euri pari a 70 euri/ora. Su queste “mesate” e sulla sede faraonica, l’ambiente dei volontari è andato man mano surriscaldandosi. Per diversi motivi. Primo, per un contributo di 250mila euri che la regione, su proposta del forzista di Cividale Novelli, ha destinato al Comitato di Palmanova per l’estinzione di un mutuo per l’acquisto della nuova sede, poi per il ruolo del presidente Denis Raimondi che risulta inquadrato come dipendente dell’Azienda per cui gli affida l’appalto. Un profilo conflittuale rilevato da più di qualche volontario. Non solo per il peloso intreccio tra i due ruoli: dipendente-infermiere dell’Azienda Sanitaria Friuli Centrale nel Pronto Soccorso di Palmanova e, da circa 10 anni, presidente della locale Croce Rossa, ma, soprattutto, per il doppio ruolo che confligge col Codice di comportamento dell’Azienda Sanitaria dove viene ribadito che “Il dipendente non accetta incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano (…) un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all’ufficio di appartenenza. Gli ambiti di interesse che possono interferire con lo svolgimento dell’attività d’ufficio sono quelli relativi alle associazioni che hanno rapporti con l’Azienda, con particolare riferimento a quelle operanti nell’area dei trasporti sanitari, dell’assistenza sanitaria,socio-sanitaria e veterinaria, dell’assistenza farmaceutica, della formazione e della ricerca”. Come si può notare il presidente Raimondi svolge a pieno titolo un ruolo di vertice nell’area delle realtà che operano nei trasporti sanitari e dell’assistenza. Va inoltre ricordato che il Presidente del Comitato C.R.I. ha funzioni di direzione e coordinamento, organizzazione, proposta, nonché di esecuzione del deliberato dell’Assemblea; rappresenta i Volontari della C.R.I. e ne coordina le attività; nomina i Delegati Tecnici, ciascuno per ogni Area di attività, nonché i responsabili per singole iniziative e progetti.  Quindi un ruolo di vertice assoluto. Soprattutto nel passaggio cui si legge che è il “coordinatore delle attività”, fa emergere un conflitto tra controllore (Infermiere in Pronto Soccorso) e controllato (presidente Comitato CRI Palmanova) a dir poco clamoroso. A dire il vero, le prime segnalazioni sulle anomalie palmarine risalgono all’agosto del 2018, quando il sindacato Nursind aveva chiesto approfondimenti su presunte irregolarità di mansioni. A quanto risulta, pare vi siano richieste in merito ai motivi e su quali basi sia stata concessa l’eventuale autorizzazione a svolgere il ruolo di presidente. Se l’Azienda Sanitaria Friuli Centrale è al corrente di propri dipendenti che prestano la loro attività presso il Comitato Croce Rossa, in base a quale valutazione e come viene compensata la sua prestazione se a titolo gratuito od oneroso. Resta il clamore sui 250mila euri che la regione, su pressione del consigliere Novelli da Cividale, ha destinato al Comitato della Croce Rossa di Palmanova visto che per i servizi forniti nelle due aree, Palmanova e San Giorgio di Nogaro la tariffa è di tutto rispetto: 70 euri/ora. A Palmanova orario dalle 7 alle 21. A San Giorgio di Nogaro diurno e notturno.

A titolo di confronto va rilevato che la Croce Verde, che svolge il servizio a Cervignano (h24), riceve un compenso di 90 euri/ora, pari a 788.400 euri, mentre la Sogit per il servizio di Latisana incassa 81 euri/ora per un totale di 357.700 euri. Entro l’estate verrà pubblicato il nuovo bando. Sanità infetta, regione malata  

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