Dibattito vivace in Consiglio regionale Fvg relativamente al caso sanità e le ipotesi di esternalizzazione dei servizi in alcuni ospedali. Sono state presentate alcune interrogazioni fra cui quella dell’esponente del PD Nicola Conficoni: “Con un accesso agli atti abbiamo scoperto che l’azienda sanitaria Friuli Occidentale vuole affidare ai privati (quali privati? si sospettano profili di parentelato) buona parte dell’ospedale di Spilimbergo, il progetto è già in avanzata fase di valutazione, ma in vista della gara di appalto la documentazione richiesta non ci è stata trasmessa. Va detto che del progetto non si trova traccia sul piano aziendale. A questo punto – chiede il consigliere dem – con quale atto la giunta ha dato indirizzo politico-amministrativo-strategico di esternalizzare il nosococmio di Spilimbergo senza alcun coinvolgimento dei sindaci”.
Replica dell’assessore: “E’ in corso valutazione tecnica, sulla base delle norme vigenti, di partnership pubblico-privato per garantire e migliorare servizi ospedalieri comunque in modo gratuito per i cittadini” Pordenone, 19 mar – “Siamo in presenza di alcune ipotesi di proposte di partenariato pubblico-privato per alcuni servizi degli ospedali di Latisana e Spilimbergo. Si tratta di una procedura trasparente e normata dalla vigente legge, secondo la quale le Aziende sanitarie, nella loro autonomia di gestione, hanno l’obbligo di valutare le proposte unicamente sulla base dell’interesse pubblico e, solo sulla base di questo, qualora riconosciuto, la Regione si potrà esprimere. Quindi – ha proseguito Riccardi – vedremo solo successivamente agli esiti delle valutazioni delle Aziende quali potranno essere le iniziative che la Regione deciderà di assumere. Perciò, nessuna ipotesi di privatizzazione e nessun piano segreto da nascondere. Vi è solo una procedura, secondo la normativa vigente, che in questa fase di manifestazione di interesse ha ovviamente bisogno della necessaria riservatezza. Il resto è il solito chiasso dove l’unica cosa che si dimentica di dire riguarda comunque un servizio gratuito per i cittadini”.
Come ha spiegato l’assessore: “L’obiettivo è trovare le possibili soluzioni che rendano più strutturati gli ospedali spoke della rete regionale, mettendoli in grado di superare le attuali criticità garantendo i servizi. Le modalità delle alleanze pubblico-privato – ha aggiunto – per la gestione di alcuni servizi oggi in sofferenza, questo ce lo dicono la letteratura scientifica e i maggiori esperti italiani della materia, sono una possibile strada che consente di integrare, non già di sostituire, il pubblico nella gestione sanitaria efficientando il sistema nell’interesse dei pazienti. Per altro – ha osservato ancora l’assessore – si tratta di modalità ormai ben consolidate in tutte le altre Regioni italiane”.
“Non possiamo essere l’unica Regione d’Italia – ha aggiunto l’esponente della Giunta – in cui, a fronte di ipotesi di proposte di questo tipo, venga avanzato un “no” a priori per motivazioni che sono soltanto ideologiche. Un no – ha aggiunto – potrà esserci eventualmente soltanto dopo l’analisi tecnica approfondita delle proposte che avviene sulla base dell’interesse pubblico e delle condizioni previste dalle norme vigenti”.
Specificando gli obiettivi della Regione, Riccardi ha poi spiegato: “Le esperienze dei partenariati pubblico-privato nascono con una visione precisa: dare risposte migliori e gratuite ai pazienti, riducendo sia i tempi di attesa delle prestazioni, sia i disagi degli spostamenti per gli stessi pazienti e contrastare la fuga verso il privato convenzionato di altre regioni, valorizzando tutte e risorse e consentendo il mantenimento dei servizi”.
Respingendo, infine, quanto sostenuto rispetto all’esistenza di paventati piani segreti ventilati nelle interrogazioni, l’assessore ha ribadito: “Vi è un’analisi tecnica in corso nel rispetto delle norme. Se l’attuale modalità di gestione degli ospedali spoke mostra criticità, – sottolinea Riccardi – abbiamo il dovere di correggerla, sempre rimanendo rigorosamente dentro un modello che resta completamente nelle mani pubbliche e che dà la garanzia di prestazioni gratuite nel rispetto degli standard previsti, consente di garantire la tenuta dei servizi ospedalieri, il mantenimento dell’apertura delle strutture, le risposte migliori ai cittadini e l’inversione della fuga dei pazienti in altri territori”.