23 Aprile 2025 - 4:18 pm


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IVisionBestPremion Exxx…Polzive!!! Presentato a Udine il nuovo occhiale per non vedenti prodotto dall’azienda friulana I-VisionTech della famglia Fulchir. La tecnologia strumento di inclusione.

 

La presentazione del progetto è avvenuta ieri alla Cciaa di Udine con Federmanager e Deutsche Bank. Si chiama iSeeOne e, tra gli occhiali esistenti per aiutare le persone prive della vista a muoversi in autonomia, è il dispositivo tecnologico meno invasivo e meno costoso. Il progetto lo spiega il Ceo di IVisionTech  Stefano Fulchir: “L’innovazione è davvero potente quando migliora la vita delle persone. Con iSee One, la tecnologia diventa uno strumento di inclusione restituendo autonomia e sicurezza a chi vive con disabilità visive”. L’azienda friulana di Buja interpreta il vero senso della tecnologia ovvero quando può abbattere barriere invisibili e aprire nuove possibilità perché il progresso è autentico solo quando è per tutti. ISee One è l’occhiale progettato dalla italiana iVision Tech, PMI innovativa con sede legale a Milano e stabilimento produttivo a Martignacco (Udine).
Il dispositivo integra sensori avanzati e AI per rilevare ostacoli fino a 4 metri, restituendo un feedback acustico all’ utente. Le prime consegne sono previste tra aprile e maggio prossimi. L’azienda punta al riconoscimento come ausilio medico, per rientrare nel sistema sanitario nazionale per una distribuzione più capillare. Il progetto nasce nel 2021 dall’intuizione di Vincenzo Zoccano, ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Disabilità, oggi presidente del comitato tecnico di iVision Tech. Due anni di ricerca di oltre 20 tra ingegneri elettronici e meccanici hanno creato un prodotto tecnologico e dal forte impatto sociale. L’innovazione è nella miniaturizzazione: iSeeOne pesa 30 grammi e ha due batterie al litio ricaricabili via USB-C con autonomia fino a 10 ore. Il dispositivo analizza l’ambiente, riconosce contemporaneamente fino a 30 oggetti e segnala ostacoli a partire da 1,5 metri di distanza. Non sostituisce il bastone o il cane guida, ma li integra con una percezione aumentata dello spazio circostante.

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