Il Consiglio Regionale potrebbe subire uno scossone inaspettato in seguito a nuove integrazioni che vanno ad ingrossare i fascicoli del ricorso al Tar di Trieste intestati alla lista “Insieme Liberi”. Ugo Rossi, consigliere comunale a Trieste e uno dei due pretendenti al seggio regionale, rileva: «Abbiamo finito la fase di deposito al Tar Fvg di tutta la documentazione a sostegno del nostro ricorso elettorale. Dopo un faticoso lavoro di studio di 1250 verbali delle 4 circoscrizioni elettorali di Udine, Trieste, Gorizia e Pordenone, abbiamo individuato e contestato 220 sezioni». Rossi entra nel dettaglio: «109 sezioni con 120 voti nulli alla lista e altri assegnati solo alla candidata Presidente ma che dovevano essere assegnati anche alla lista». In questo caso nella parte della scheda in cui si votava la preferenza, il voto era stato annullato perché al posto del nome del consigliere candidato era scritto quello della Tripoli. Rossi prosegue: «111 sezioni con gravi problematiche tra cui la mancata corrispondenza delle schede autenticate. Per chi non lo sapesse basta che 1 sola scheda autentica esca dal seggio per mettere in piedi il voto di scambio con il meccanismo della “scheda ballerina”. Ma in prima istanza secondo noi già con il risultato attuale abbiamo raggiunto la soglia di sbarramento del 4%.». L’udienza pubblica del ricorso è stata fissata il 28 giugno presso il Tar di Trieste. Secondo “Insieme Liberi” i seggi spettanti al gruppo sarebbero 2: uno a Udine e uno a Trieste, il che provocherebbe un terrificante girotondo di scambio di poltrone fra i vari partiti dove ognuno spara la propria interpretazione. Va da sé che il caso è esploso per via del conteggio attribuito alla Lista risultato inferiore al 4% (3,98), rispetto al voto della candidata presidente Tripoli che ha preso il 4,66. Secondo calcoli effettuati dai ricorrenti, la lista “Insieme Liberi” otterrebbe 2 seggi, uno nella circoscrizione di Udine, in favore di Ugo Rossi e uno in quella di Trieste in favore di Marco Bertali. In ragione dei due seggi attribuiti alla lista della candidata presidente Tripoli, si scatenerebbe in consiglio una girandola d’incastri tutta impazzita. Le ipotesi: Fratelli d’Italia perderebbe il seggio pieno di Trieste (Scoccimarro) in favore di Baritussio di Tolmezzo e Mentil (Pd) resterebbe fuori. L’unico seggio del Movimento 5 Stelle ottenuto in regione, passerebbe da Udine (Capozzi) a Pordenone (Mauro Capozzella). Il partito Democratico, in virtù del seggio sfumato a Tolmezzo, lo recupererebbe nel collegio di Pordenone in favore di Chiara Da Giau. Infine, nel gioco degli incastri, sono coinvolti il Patto per l’autonomia, che perderebbe il seggio di Marco Putto, conquistato nella circoscrizione di Pordenone o quello di Open sinistra Fvg intestato a Furio Honsell. Secondo altre interpretazioni, l’eventuale ingresso di “Insieme Liberi” penalizzerebbe Patto e Open e scatterebbe il seggio del Movimento 5 Stelle non più a Udine, bensì a Pordenone, senza modificare la distribuzione dei seggi di Fratelli d’Italia e del Pd. Va in ogni caso considerato che, in ragione di esito positivo del ricorso, il totale dei voti validi delle liste ammesse al riparto dei seggi cambierebbe sostanzialmente poiché vengono modificate le cifre elettorali e il divisore di ogni circoscrizione. Fra poco più di un mese, 28 giugno, l’udienza del Tribunale.