I tavoli della politica regionale sono intercambiabili a seconda degli argomenti in esame. Si passa, con disinvoltura, dalle comunali alle europee, dalla bretella Cimpello-Sequals al tunnel del passo di Monte Croce Carnico. E, nei dettagli, i vertici dei partiti, c’infilano le nomine. Golose e che assumono un rilievo politico di prim’ordine. Si chiude l’era di Claudio Gottardo al Consorzio di Sviluppo Economico che comprende la zona industriale Alto Friuli, dell’Aussa Corno, Cividale e zona industriale udinese. Al Consorzio si fa sempre più concreta l’ipotesi dell’ex sindaco di Gemona e organizzatore delle tappe del Giro d’Italia in Friuli, Paolo Urbani, alla presidenza. La “copertura” sul suo nome è di gran livello e arriva direttamente da Trieste da parte di uno degli assessori più “pesanti” della giunta Fedriga. Si sussurra che il suo apporto sia stato determinante per l’incarico. Ruolo che assume un peso politico all’interno della coalizione, molto alto. Più complicata, ma ben equilibrata, l’indicazione dell’ex presidente del consiglio regionale Franco Iacop all’Ente Friuli nel Mondo. I nomi in ballo erano due e si è optato per l’esponente del Pd cge prenderà il posto di Loris Basso. L’altro nome forse sarà recuperato con un posto nella giunta esecutiva oggi composta da: Flavia Brunetto (vice), Anna Pia De Luca, On. Pietro Fontanini Stefano Lovison, Federico Vicario. I soci più importanti, come da statuto sono: i Comuni di Udine, Gorizia, Pordenone e Tolmezzo; la “Società Filologica Friulana”; la Cassa di Risparmio di Udine (ora Intesa Sanpaolo); la Camera di Commercio Pordenone-Udine e della Venezia Giulia e la ex provincia di Udine. In merito alla Net ne abbiamo riportato le vicende un paio di giorni fa. Il Partito Democratico, dopo l’impegno dell’uscente Luisa De Marco trovatasi a gestire la più rivoluzionaria delle scelte della società di raccolta rifiuti (porta porta a Udine) e a sopperire all’assenza della figura del direttore generale, sta cercando di convincere il commercialista Claudio Siciliotti ad assumere la carica di presidente. La vicenda merita un discorso a parte e ben più approfondito visto che, anche in questo caso, il retroscena, ribalta la scena. I riflettori sono puntati in periferia…