Anna Cisint lo ha annunciato ieri sera a livello nazionale, dalle telecamere di “Fuori dal Coro”, la trasmissione condotta da Mario Giordano su rete4 cui la sindaca di Monfalcone era ospite. Per l’esponente leghista il provvedimento potrebbe essere ripreso in tutta Italia, in particolare nei comuni dove ormai i musulmani dilagano e sono i padroni dei centri storici. Il Comune di Monfalcone ha assunto due provvedimenti – notificati ieri alle strutture interessate, che inibiscono con effetto immediato, l’utilizzo dei due centri islamici, quello di via don Fanin e quello di via Duca d’Aosta (ieri sera la comunità era ancora riunita in preghiera) e di ripristinare le destinazioni d’uso originali degli immobili. «L’atto – ha sottolineato la sindaca Cisint – illustra nel dettaglio le violazioni delle condizioni di sicurezza e di ordine pubblico ed accerta la palese violazione delle norme urbanistiche. I controlli effettuati – anche su segnalazione di tanti concittadini, hanno portato a riscontrare che questi spazi, che formalmente ospitavano associazioni, nei fatti erano veri e propri luoghi di culto islamico con un’affluenza di persone al di fuori di ogni capacità – anche sino a mille presenze – ed in contrasto con le disposizioni d’uso dei locali destinati a funzioni commerciali e direzionali. Si tratta di fini non consentiti e di afflussi tali da generare rischi concreti alla incolumità pubblica. Dalle verifiche sono emersi casi di partecipazione all’interno dell’immobile, di centinaia e centinaia di persone e la sala, durante queste funzioni religiose, risultava talmente sovraffollata da non consentire neanche l’accesso all’interno. Il grave affollamento determina un serio pericolo per l’ordine e l’incolumità pubblica, specialmente per l’assenza di presidi di sicurezza. Con questi provvedimenti – osserva il sindaco – si sgretola il muro di un tabù che tollera l’esistenza di centri islamici che agiscono come zone franche di predicazione impermeabili al controllo, dove non si pratica la lingua italiana e dove chiunque può trovare rifugio come dimostra un caso degli ultimi giorni dell’algerino arrestato a Milano». Cisint auspica che anche altri comuni d’Italia seguano il suo esempio. Ma non c’è solo Monfalcone, ormai il Friuli è invaso dagli islamici e se ne stanno accorgendo a San Giorgio di Nogaro (vedi servizio di ieri sera). Nel comune della bassa sta sorgendo una nuova moschea ricavata da un ex magazzino. L’inviato di “Fuori dal Coro” chiede agli operai: Quante persone ospiterà? Circa 60/70, risponde uno di loro. Il primo amministratore a respingere l’ipotesi mosche-centro-islamico a San Giorgio è il sindaco del comune di Carlino, Loris Bazzo: «Come sindaco ho l’obbligo morale di difendere quella che è la nostra storia e quelle che sono le nostre radici cristiane».