L’ufficio stampa del direttore del Burlo Garofolo Dorbolò ci invia una replica rispetto all’articolo pubblicato sul sito “leopost” dal titolo: “…il direttore non si presenta all’incontro con le sigle sindacali..”.
«Faccio seguito alle comunicazioni UILFPL e Nursind del 29.04.2024 ad oggetto “il DG del Burlo vuole ridurre il salario dei lavoratori” e del 02.05.2024 ad oggetto “Pronti a proclamare lo stato di agitazione” e con la presente intendo fornire un’ultima e definitiva replica ad affermazioni fuorvianti e denigratorie per le quali comunque mi riservo di difendere la mia reputazione e quella della Direzione nelle competenti sedi. Abbiamo letto con sdegno le affermazioni di cui alla prima comunicazione, posto che si vorrebbe far intendere che la volontà della Direzione sarebbe quella di remunerare le prestazioni aggiuntive attingendo dai fondi aziendali. Affermazioni peraltro che non solo screditano l’operato della Direzione ma anche sviliscono le competenze e la professionalità del personale degli uffici amministrativi che ben conoscono la fondamentale regola della distinzione tra fondi e risorse del bilancio. Le reiterate diffide del sindacato agli occhi di chi come noi lavora con scienza e coscienza cadono da sole nel vuoto perché non solo non corrispondono alla volontà e agli intendimenti – mai espressi in nessuna sede e in nessuna forma – di questa Direzione ma sono troppo distanti dal suo modus operandi sempre attento alla legittimità di ogni procedura tecnica e amministrativa. Il rispetto nell’utilizzo del denaro pubblico si compie nei fatti e atti documentati sui quali con etica professionale assumiamo quotidianamente le nostre responsabilità e non attraverso volantini, articoli di stampa e proclami diffamatori. Più gravi ancora sono le affermazioni sull’asserito intendimento del sottoscritto di ridurre il “salario” dei dipendenti dell’Istituto, prive di ogni fondamento, delle quali i firmatari della comunicazione in questione si assumono la diretta responsabilità. È bene sottolineare, ove fosse ancora necessario nonostante sia ben noto a tutti, che siamo in una fase transitoria e provvisoria, in attesa di ricevere dalla Regione il finanziamento quale presupposto necessario affinché la Direzione possa conseguentemente definire lo strumento di pagamento (fondi o prestazioni aggiuntive; non prestazioni aggiuntive con fondi come vorrebbe far credere il sindacato) per ogni istituto contrattuale o normativo, utilizzabile all’interno di un quadro economico complessivo che deve tenere conto dei finanziamenti assegnati dalla Regione, dei vincoli di spesa del personale e della dimensione del fondo. Quadro economico ben definito nella sua dimensione dalla Regione e chiaramente esplicitato nei suoi confini in ogni incontro sindacale. Senza alcuna penalizzazione economica per il personale del comparto dell’Istituto!! Rispetto alla seconda comunicazione non appare necessario spendere troppe parole, in quanto l’accordo collettivo integrativo, firmato il 04.03 u.s. anche dalle stesse sigle sindacali che l’hanno sottoscritta, già prevedeva la possibilità di applicare l’istituto delle prestazioni aggiuntive remunerate a € 35/h a fronte dei richiami in servizio, sempre entro i confini tracciati dalla normativa sopra descritta, ragion per cui non si comprende il senso dell’affermazione “A seguito della nostra diffida abbiamo ottenuto il pagamento da bilancio dei richiami in servizio fino a maggio”. Trattasi – ripeto per l’ultima volta – di aspetti tutti ampiamente chiariti negli incontri sindacali, all’interno dei quali la Direzione intende d’ora in poi ricondurre il dibattito sindacale, evitando così di fornire ulteriori occasioni di sterili e pretestuose polemiche, oltre che di notizie infondate, a chi non fosse in buona fede. Mese per mese parleranno i dati oggettivi dei cedolini stipendiali e lascio al personale del Burlo ogni valutazione presente e futura».
Il Direttore Generale, dott. Stefano Dorbolò.