Per l’11 luglio alle ore 17,30, il presidente Lino Not ha convocato nella sede di Tolmezzo, l’assemblea della Comunità di Montagna della Carnia. Fra i vari punti all’ordine del giorno, l’elezione del presidente della Comunità e dei componenti del Comitato esecutivo. Si tratta di una convocazione “tecnica” visto che il 12 scade il mandato degli attuali amministratori in carica. Questa scadenza, seppure in Alto Friuli, apre la giostra delle nomine e delle compensazioni che coinvolgono i maggiori partiti regionali. Ad oggi lo scacchiere alpino è così composto: la Comunità al Centrosinistra col presidente Ermes De Crignis; Il Consorzio Boschi carnici e il Bacino Imbrifero Montano quota centrodestra (Forza Italia, Cacitti-Benedetti); il Consorzio Industrial Park (Lega area Zilli con Gabriele Bano). Su questi baluardi si costruisce l’assetto politico dell’Alto Friuli con uno sguardo alla vicepresidenza della Comunità della Carnia e ai componenti dell’esecutivo. Bisognerà trovare la quadra su centrodestra-centrosinistra, ma soprattutto all’interno dell’alleanza di centrodestra dove vi sono delle “pesature” troppo sbilanciate su Forza Italia che andrebbero ridimensionate. In tal senso i negoziatori sono al lavoro per frenare le ambizioni di Fratelli d’Italia che punta alla vice presidenza della Comunità. Confermare De Crignis e cedere alcune poltrone nell’esecutivo. Compresa la vice presidenza.