Si chiamano “Cortesie immobiliari”.
La Calotta Carnica non finisce mai di sorprendere. Ed arriva anche la prima “cortesia immobiliare” del 2025 per i fiancheggiatori e amici del “giro” di alcuni amministratori locali. L’occasione dell’intesa la fornisce il Biathlon lo sport di casa a Forni Avoltri. Per ragioni sportive la regione ha approvato un emendamento in finanziaria in cui viene assegnato un contributo di 600 mila euri per l’acquisto e recupero di un immobile da destinare a uso foresteria e attrezzature necessarie per realizzare una struttura logistico-ricettiva al servizio degli atleti che praticano le discipline sportive riconosciute dalla Federazione Italiana Sport Invernali. Fin qui tutto regolare, ben s’intende. I sospetti che dietro il Bialthlon si nasconda una clamorosa “cortesia” per il proprietario dell’immobile lo si intuisce dai requisiti cui l’esecutivo della “Comunità Montana della Carnia” (assegnataria del contributo della Regione) dovrà valutare: “Trovarsi nel centro storico di Forni Avoltri. Essere indipendente, inesistenza di spazi ccondominiali, essere stato in passato adibito ad attività ristorativa-alberghiera. Trovarsi in uno stato attuale di abbandono. Avere la fruibilità di spazi parcheggio. Almeno 25 posti letto, una sala convegni con area espositivo e la palestra. Essere composto da almeno 3 piani fuori terra”. Per i fornesi i giochi sarebbe già fatti visto che le caratteristiche del bando sembrano ritagliate su misura con una struttura il cui proprietario pare sia molto vicino a un consigliere regionale di maggioranza della zona. Va da sé che per la Comunità di Montagna e gli amministratori che dovranno valutare le proposte e formalizzare l’atto di acquisto, l’operazione presenta dei rischi molto alti visto che i residenti del piccolo centro carnico rumoreggiano e conoscono il nome del proprietario. Chi si assume la responsabilità?