16 Marzo 2025 - 7:11 am


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BusiDiAsugi Exxx…Polzive!!! Veleni sullo storico accordo sanità fra Anaao, Cimo e UilFpl delle quote pro capite dei dirigenti dell’area isontina. Qualcuno ha barattato l’intesa, per quale tornaconto? Ballano 2 milioni di euri di residui. Annunciato esposto alla Corte dei conti.

Si tinge di giallo lo storico accordo, cui abbiamo dato conto su queste pagine, fra le sigle sindacali, UilFpl, Anaao e Cimo. L’intesa aveva lo scopo di mettere la parola fine ad una indecente disparità di trattamento dei dirigenti medici dell’Azienda sanitaria giuliana e isontina, a partire dal recupero dei residui dei fondi di risultato. Eliminare lo squilibrio. Qualcuno però ha pensato, con un sotterfugio, di fare il furbo ma gli attentissimi medici se ne sono accorti e hanno scoperto che l’intesa si era trasformata in un gigantesco baratto. I sospetti hanno iniziato a serpeggiare fra le corsie nel momento in cui si è venuti a conoscenza che i residui del 2023 risparmiati dall’infaticabile personale dell’area isontina, sono stati spalmati inopportunamente sulle teste dei dirigenti dell’affamata area giuliana. C’è un perimetro temporale che insospettisce i dirigenti sul “tradimento” dello storico accordo. E’ quello delle nomine dei Direttori generali delle aziende sanitarie. Poggiana è stato riconfermato e qualcuno riconduce la riconferma ad un’asse sanitaria “di comodo” fra i giuliani e il neo direttore. Due milioni di euri di residui risparmiati dalla direzione medica isontina è una cifra molto elevata, costata sacrifici, costanza e impegno. Se l’accordo storico era stato ottenuto grazie al grande lavoro di mediazione dell’allora direttore generale Antonio Poggiana, per quale motivo, si chiedono i medici, si è consumato il tradimento? quali ragioni lo hanno spinto a stracciare l’intesa e girare le spalle ai dirigenti isontini? La questione si tinge di giallo ed è annunciata una segnalazione sui termini dell’accordo e il mancato rispetto dei punti alla Corte dei Conti per fare luce sulla vicenda. In attesa della verifica generale al 31 gennaio che riguarderà il numero di mezzi e personale impegnato fra le due aree, utile a capire se è giustificata la “spalmatura” di due milioni di euri all’affamata mangiatoia giuliana. Numeri degli specializzandi rispetto alle due aree; numero posti letto; incarichi rapportati all’attività svolta; i circa 700mila euri che il direttore Poggiana ha rimborsato agli anestesisti. L’impegnativo accordo storico rischia di trasformarsi in una rapina. Fare luce sul baratto natalizio della sanità Fvg.

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