Le camere di commercio sono enti autonomi di diritto pubblico che svolgono (??!!) funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese. Punto. Il sistema generale delle imprese è un sistema difficili da decifrare. Eppure, in questi giorni di esodo;controesodo; canicola e crollo dell’economia, le camere di commercio si distinguono per il dibattito sulle province oppure sulla fusione della fiera UD-Go con Pordenone. IL presidentissimo Da pozzo, unioncamere reggionale e Udine (presidente…), anche oggi invoca e suggerisce la fusione che mai e poi mai Cardin vorrà, tuttavia, in momenti in cui la benzina vola a 2 euri è importante dare l’impressione agli iscritti, di un certo interesse per il contenimento dei costi. Costi in casa d’altri, ben guardandosi delle mura proprie.
Per dire…limitandoci ai 4 segretari generali delle camere di commercio di TS-GO-UD-PN, EMANUELA FATTOREL, PIERLUIGI MEDEOT, STEFANO PATRIARCA (sito cciaa Udine poco trasparente),si osserva che il compenso viaggia attorno a cifre iperboliche. Si va dai 130 ai 150 mila euri l’anno. Precisiamo, lordi, se può fare meno scandalo. Fermiamoci ai segretari, lasciamo stare gli incariche dei 4 presidente e i costi astronomici delle strutture. ‘somma, Malgrado l’interesse per l’accorpamento delle province, il colossale dibattito sulla fusione delle fiere, il desk roller per il consolato, le gite scolastiche all’estero che fanno tanto schikkeria, le sedi ultramoderne con wi-fi a disposizione per tutti gli iscritti, i collegamenti telematici e via andare, dicevo, malgrado tutto questo ben didddio, nessun, nessuna segnalazione per dire: “amici imprenditori, questo governo MOnti va contro l’impresa. SErvono le elezioni anticipate, serve il cajmano, serve gente giovane, ajutiamo l’impresa tagliando del 50% i nostri costi. Nada de nada, zero assoluto. Ecco, diamo il segnale, oppure ‘ste camere di commercio si diano da fare per ridurre le accjse, altrimenti a che servono? Le fiere, e le province lasciatele ad Antonio Pedicini che sa il fatto suo.